LA TRIMESTRALE

Twitter registra ricavi in calo e dà la colpa a Musk

Nel secondo trimestre fatturato in discesa dell’1% a 1,18 miliardi di dollari: secondo il social, il passo indietro sull’acquisizione annunciato dal patron di Tesla avrebbe allontanato inserzionisti e clienti. Sale del 16,6% il numero di utenti attivi giornalieri che sfiorano i 238 milioni. “Risultato del nostro aggiornamento di prodotto”

Pubblicato il 22 Lug 2022

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Ricavi in calo per Twitter nel secondo trimestre. Il social chiude registrand con un calo delle entrate nonostante un aumento del numero degli utenti. A pesare il passo indietro del miliardario Elon Musk sull’accordo da 44 miliardi di euro per acquisire la società. Twitter ha registrato una perdita di 270 milioni di dollari nel periodo aprile-giugno, mentre i ricavi sono scesi dell’1% a 1,18 miliardi. Tuttavia, il numero di utenti attivi giornalieri è aumentato del 16,6% a 237,8 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo il social dei cinguettii, il risultato positivo in questo senso è stato dovuto “ai continui miglioramenti del prodotto e ai temi di conversazione sull’attualità a livello globale”.

Uno dei motivi che hanno condotto Elon Musk a ritirare la sua offerta di acquisto da 44 miliardi di dollari per il social è l’incertezza sul numero di utenti fake, che l’imprenditore sostiene siano superiori al 5%.

Nella trimestrale Twitter sottolinea che: “Sulla nostra piattaforma esistono numerosi account falsi o spam. Abbiamo ha eseguito una revisione interna di un campione di account e ha stimato che la media di quelli falsi o spam durante il secondo trimestre del 2022 ha rappresentato meno del 5%”.

I costi e le spese ammontano a 1,52 miliardi di dollari, con un aumento del 31% anno su anno, precisa la società specificando che i costi relativi all’acquisizione in sospeso di Twitter ammontano a circa 33 milioni di dollari nel secondo trimestre. La perdita operativa è di 344 milioni di dollari. Il flusso di cassa delle attività operative nel trimestre è stata di 30 milioni di dollari, rispetto ai 382 milioni di dollari dello stesso trimestre periodo l’anno scorso. Le spese in conto capitale sono state pari a 154 milioni di dollari, rispetto ai 276 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno.

A Wall Street il titolo è scivolato del 2% prima della campanella di apertura venerdì.

Data l’acquisizione in sospeso, Twitter ha dichiarato che non terrà la sua consueta teleconferenza sugli utili trimestrali né emetterà una lettera agli azionisti.  

E Twitter incolpa Musk per il calo del fatturato inferiore alle attese. Per la società l’imprenditore è colpevole di aver creato incertezza sul gruppo, allontanando clienti e inserzionisti. Ma è il mercato dei social che nel complesso arranca. Twitter soffre il calo della pubblicità proprio come ieri hanno dimostrato i conti di Snapchat, che ha parlato di un momento “incredibilmente difficile” in cui gli inserzionisti hanno ridotto la spesa.

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