LA CRISI

Uber taglia altri 435 dipendenti, colpite le unit di R&S

Dopo aver licenziato a luglio 400 impiegati nelle attività di marketing, il gruppo prosegue nella ristrutturazione aziendale. Coinvolti i collaboratori delle divisioni dedicate allo sviluppo di prodotti e all’ingegneria

Pubblicato il 11 Set 2019

D. A.

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Uber ha licenziato altri 435 dipendenti a cavallo delle divisioni dedicate a prodotti e ingegneria. Era stata TechCrunch a rivelare per prima che il gruppo ha lasciato a casa rispettivamente 170 e 265 persone di un team e dell’altro, e ieri la società ha confermato la notizia. La seconda ondata di licenziamenti arriva dopo che Uber, in difficoltà già da qualche tempo, aveva rinunciato a luglio a 400 dipendenti impiegati nelle attività di marketing.

“La nostra speranza, con questi cambiamenti, è quella di ripristinare e migliorare il nostro modo di lavorare giorno per giorno, dando la priorità senza se e senza ma al raggiungimento e al mantenimento di un alto livello di prestazioni e agilità”, ha dichiarato la società in una nota inviata a Cnbc. “Anche se doloroso al momento, soprattutto per coloro che sono direttamente colpiti, riteniamo che questa scelta determinerà un’organizzazione molto più solida sul piano tecnico, in grado i futuro di continurare ad assumere alcuni dei migliori talenti del mondo”. Uber ha aggiunto di aver innalzato un blocco delle assunzioni istituito precedentemente.

Questo ha permesso alle azioni del gruppo di aumentare di quasi il 4% nella giornata, ma lo stock ha comunque perso più del 20% del suo valore dal suo debutto a maggio.

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