BLOCCO SERVIZI

Yahoo alza gli scudi contro Facebook e Google

Il motore pronto a sbarrare l’accesso ai propri servizi con le credenziali dei due avversari: bisognerà registrarsi con account Yahoo. L’operazione sarà estesa progressivamente a tutte le piattaforme, da Fantasy Sports a Flickr

Pubblicato il 05 Mar 2014

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Yahoo si appresta a chiudere il recinto e vietare i collegamenti con altre Internet company. Come peraltro hanno fatto altri colossi del web, il gruppo guidato da Marissa Mayer si prepara a sbarrare l’accesso ai suoi servizi, inclusi Fantasy Sports e Flickr, agli utenti che finora usavano le credenziali di Facebook o Google. Sistema di connessione usato da molte piattaforme che danno per scontato che gli utenti siano iscritti al social network o ai servizi di Big G come Gmail. Fa risparmiare tempo ma evita anche l’iscrizione ad una marea di account, spargendo troppi dati. Ma ora Yahoo non ci sta più.

Il cambiamento dovrebbe essere graduale a partire dai prossimi mesi, interessare in primis il servizi Yahoo Sports Tourney e a seguire tutti gli altri, compreso Flickr, e a questo punto anche la piattaforma per le news lanciata al Ces di Las Vegas.

In futuro, dunque, per accedere ad uno di questi prodotti, agli utenti verrà chiesto di registrarsi a Yahoo, lasciando i propri dati alla piattaforma. La decisione rappresenta l’ultima mossa dell’amministratore delegato Mayer che sta cercando di rilanciare il gruppo e di uscire da una situazione di stagnazione dal punto di vista dei ricavi. L’ex manager di Google è interessata a rivitalizzare e capitalizzare molti servizi del sito. E va in netta controtendenza rispetto alla strategia messa in atto dal precedente amministratore delegato, Carol Bartz, in carica dal 2010 al 2011.

Yahoo continua a lavorare per migliorare l’esperienza dei suoi utenti” si legge in una nota diffusa dal gruppo: “Ci impegniamo per offrire la migliore esperienza personalizzata a tutti”.

Da quando Mayer ha preso il controllo del gruppo nel 2012, Yahoo ha lanciato una serie nuove versioni dei suoi prodotti, inclusa la mail e il portale dedicato alla finanza. Il nuovo servizio di posta elettronica aziendale però non è risultato gradito neppure ai dipendenti. È emerso infatti che soltanto il 25% dei dipendenti aveva effettuato il “switch” dal proprio account personale di posta elettronica alla Yahoo Mail, nonostante precedenti richieste inoltrate dai manager.

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