Intesa Sanapalo spinge l’acceleratore sul digitale. Commentando i risultati del primo semestre, il ceo della banca Carlo Messina ha fatto sapere che “la forte spinta tecnologica comporterà un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel piano di impresa 2022-2025”.
“Siamo convinti – ha aggiunto – che la forte spinta per la trasformazione tecnologica del nostro gruppo ci permetterà di giocare un ruolo da leader europeo negli anni a venire. Abbiamo già effettuato robusti investimenti – pari a 1,8 miliardi – nella nuova piattaforma tecnologica nativa cloud (isytech), dove oltre 1.200 specialisti It già assunti stanno portando il loro contributo di professionalità avanzate. Questa infrastruttura è l’elemento qualificante di isybank, la banca digitale del gruppo recentemente lanciata con l’obiettivo di 5 milioni di clienti in Italia entro il 2025”.
Avantu tutta sull’AI
“Nostra intenzione è estendere progressivamente nuove offerte interamente digitali a livello internazionale, a partire dai paesi dove siamo già presenti con la divisione international subsidiary banks – ha annunciato – Di recente abbiamo inoltre completato con successo il lancio di Fideuram Direct, la piattaforma di wealth management digitale per il private banking, con l’obiettivo di circa 150.000 clienti nel 2025. Siamo concretamente impegnati nel campo dell’intelligenza artificiale, per sviluppare entro il 2025 circa 140 App grazie alla competenza di 300 specialisti”.
La semestrale
Intesa Sanpaolo batte le attese degli analisti e chiude il primo semestre dell’anno con un balzo dell’utile netto a 4,22 miliardi, in crescita dell’80% rispetto ai 2,35 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. L’utile del secondo trimestre sale a 2,27 miliardi, rispetto a 1,96 miliardi dello stesso periodo del 2022.
Il conto economico consolidato del primo semestre di Intesa Sanpaolo registra interessi netti pari a 6,84 miliardi, in aumento del 68,9% rispetto ai 4,05 miliardi del primo semestre 2022. Le commissioni nette sono pari a 4,35 miliardi (-4,2%), con una contrazione dello 0,6% delle commissioni da attività bancaria commerciale e del 4,2% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra una diminuzione del 9,1% per la componente relativa al risparmio gestito e del 3% per quella relativa ai prodotti assicurativi.
Si registra invece un aumento dell’ 11% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli. Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 856 milioni di euro, rispetto a 841 milioni del primo semestre 2022. I proventi operativi netti sono pari a 12,4 miliardi (+15,3%). I costi operativi ammontano a 5,2 miliardi, in aumento dello 0,9 per cento.
Il rapporto cost/income ratio nel primo semestre è pari al 42%, rispetto al 48% del primo semestre 2022. Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 556 milioni di euro (comprendenti circa 165 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 1,4 miliardi del primo semestre 2022.
“I risultati solidi e positivi dei primi sei mesi dell’anno ci consentono di aumentare la previsione di un utile netto 2023 ben superiore a 7 miliardi di euro – ha detto Messina – Quest’anno -potremo distribuire ai nostri azionisti 5,8 miliardi considerati: il dividendo di maggio, la seconda tranche del buy back, e l’acconto dividendo di novembre”.