L'INIZIATIVA

Competenze digitali, Cim4.0 Academy diploma 25 nuovi “innovation leader”

Si chiude la seconda edizione del corso promosso dal Competence Center di Torino dedicato al trasferimento di conoscenze e capacità tecniche legate a Industria 4.0. In aprile l’apertura del terzo ciclo di lezioni

Pubblicato il 18 Feb 2022

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Provengono sia da grandi industrie sia da piccole e medie imprese italiane i nuovi diplomati della Cim4.0 Academy che quest’anno, con il secondo ciclo di corsi, rende “pronti” per il mercato del lavoro 50 professionisti della digital transformation italiana.

Il diploma per i nuovi “studenti”

Promossa dal Competence Center con sede a Torino, la scuola, si legge in una nota, “ ha saputo distinguersi all’interno dell’ecosistema dell’alta formazione, puntando sul trasferimento di conoscenze, competenze e capacità tecniche legate all’industria 4.0”.

Il modello adottato prevede corsi per imprenditori, professionisti e manager provenienti da tutta Italia, in grado di offrire un percorso caratterizzato da moduli flessibili e open, per un totale di 350 ore, suddivise tra aula e laboratori dall’alto contenuto tecnologico e innovativo. Il risultato è un upgrade professionale che consente ai partecipanti, sono 25 quelli della II edizione, di poter guidare e gestire la digital transformation nelle loro imprese, innalzando il livello di competitività e di attrazione internazionale

Come funzionano i corsi

A ciascun partecipante è stato assegnato un tutor che li ha accompagnati e guidati in un percorso immersivo con docenti universitari, senior specialist e technical fellow, attività laboratoriali, grazie al centro di alta tecnologia del Cim4.0 e gestione di casi reali.

Scopo dell’Academy supportare l’industria, soprattutto il tessuto Pmi, nel trasferimento di competenze e conoscenze trasversali sulle tecnologie 4.0. Il Cim4.0, grazie al sostegno di Federmanager, ha scelto di offrire 5 borse di studio contribuendo in parte a finanziare l’intero percorso.

“Per il secondo anno consecutivo ci ritroviamo a rimarcare quanto sia fondamentale, al fine di supportare strategicamente e operativamente le imprese nel loro processo di trasformazione digitale, possedere le skill giuste – dice Luca Iuliano Presidente di CIM4.0 -. Il che non significa soltanto accrescere conoscenza e competenza, ma acquisire al contempo metodi, visioni e intuizioni che applicati in un mercato esigente e veloce come quello attuale, fanno la differenza. Grazie a Cim4.0 Academy qualunque lavoratore, anche chi è in fase di ricollocamento, può formarsi in modo completo e coerente con le richieste di una industria che non può fare a meno di innovare e digitalizzare processi e soluzioni”.

Collaborazione tra università e aziende

“Ciò che rende la nostra Academy un modello unico per l’upskilling e il reskilling delle competenze 4.0 – racconta Enrico Pisino, Ceo del Cim4.0 – è la combinazione perfetta del trasferimento delle differenti conoscenze, garantito dalla forte sinergia collaborativa tra università e aziende leader e dell’eterogeneità di esperienza dei partecipanti, con il coinvolgimento di manager provenienti dalle grandi aziende ma anche dalle piccole e medie imprese italiane. Uomini e Donne che hanno scelto un percorso di alta formazione particolarmente intensivo, suddiviso in moduli di innovazione tecnologica e capacità applicative, completato da attività laboratoriali, utilizzando gli ambienti e le linee pilota del nostro Competence Center”.

I 25 diplomati sono in grado di guidare e gestire il  processo di trasformazione tecnologica delle proprie aziende, spiega ancora Pisino, “forti di una preparazione teorica e pratica acquisita sul campo. Ma non vogliamo certamente fermarci qui: già in aprile daremo il via alla terza edizione della nostra Academy, con l’auspicio che venga confermata una partecipazione ampia e diversificata, registrando una adesione incrementale di donne manager. Perché per noi, la formazione e la cultura 4.0, è un processo top-down, dove al centro ci sono le persone e intorno il nostro modo di aiutarle a crescere come professionisti e come innovatori”.

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