SCENARI

Dal crowdfunding all’e-commerce, così la tecnologia rilancia le Pmi

IoT, realtà virtuale, cloud, big data e altre soluzioni hi-tech non sono un affare esclusivo delle grandi aziende. Lo dimostra la fotografia scattata dalla community di wwworkers, che ha raccolto le storie di startup e piccole imprese che stanno scalando il mercato

Pubblicato il 19 Giu 2017

Andrea Frollà

lavoro-imprese-web-170619131824

Digital manifacturing, e-commerce, IoT, ricerca e brevetti, visori immersivi, big data, sharing economy e industria 4.0. Questi sono solo alcuni dei trend che stanno cambiando le strategie e il lavoro quotidiano delle aziende italiane, alle prese con i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro spinti dalla diffusione delle tecnologie digitali. Un contesto in cui spiccano i progetti di trasformazione digitale delle grandi imprese, favorite soprattutto dalla maggiore capacità di investimento, ma che tocca da vicino anche il mondo di quella piccola e media impresa che rappresenta l’ossatura del nostro tessuto produttivo.

Proprio le Pmi sono state le protagoniste della terza riunione annuale della job community italiana dei wwworkers, andata in scena alla Camera dei Deputati alla presenza di politici, esperti, organi di rappresentanza e big player dell’hi-tech. Un’occasione per raccontare le storie delle imprese che stanno scommettendo sui big data, l’IoT, il cloud e le altre tecnologie considerate ormai armi essenziali per accrescere la competitività, tanto sul mercato interno quanto all’estero.

A San Floro, in provincia di Catanzaro, Stefano Caccavari è riuscito a raccogliere grazie al web oltre mezzo milioni di euro in 90 giorni, utilizzando le risorse per riaprire il vecchio mulino in pietra naturale del paese e a dare nuova vita ai grani antichi della propria terra. A L’Aquila il terribile terremoto del 2009 non ha fatto perdere l’animo a Maria Fidanza, che grazie all’e-commerce è riuscita a rialzarsi e a far ripartire e addirittura crescere l’azienda di famiglia, che oggi esporta i prodotti di arredamento made in Abruzzo in Europa, Asia, Australia e Singapore. A Verona Lino, tipografo in pensione, e suo figlio Alessandro, grafico digitale 20enne, lavorano insieme innestando i saperi del passato con le tecnologie del presente in una stamperia con coworking e cartoleria situata nel centro storico di Verona. E ancora la storia di Lanieri, startup nata dall’idea di due giovani ingegneri con un master Mba che hanno ideato il primo e-commerce italiano di abiti maschili su misura. Tecnologia e produzione completamente made in Italy che oggi garantiscono affari a Milano, Roma, Torino, Bologna, Zurigo, Monaco di Baviera, Bruxelles e Parigi.

Tutte storie di piccole e medie imprese nuove o tradizionali italiane che grazie alle nuove tecnologie stanno scalando interesse e fatturato. Aziende che grazie al web sono nate o rinate e che dimostrano come anche le Pmi abbiano tutte le carte in regola per cavalcare la rivoluzione digitale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Argomenti trattati

Approfondimenti

D
digitale
I
innovazione
P
pmi
T
tecnologia

Articolo 1 di 2