L'EDITORIALE

Digitale, siamo fuori dalle “nicchie”

Per le nuove generazioni il digitale non è solo un divertissement ma una questione economico-sociale. La svolta culturale è in atto. Ora la missione è traghettare le imprese nella nuova era

Pubblicato il 26 Giu 2017

Mila Fiordalisi

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L’Italia ha ancora molta strada da fare in particolare sul fronte della digitalizzazione delle imprese. Le classifiche europee seppur certifichino una situazione in miglioramento, evidenziano di contro una “lentezza” nella roadmap digitale su tutti i fronti, al netto delle eccezioni rappresentate dall’uso della fatturazione elettronica – decisamente una best practice italiana – e dal “rilancio” della banda ultralarga, complice il piano del governo per le aree bianche che ha innescato una nuova competizione degli investimenti da parte delle telco.

Nonostante l’andamento al ralenti c’è una buona notizia che vale la pena di non sottovalutare. Quest’anno agli esami di maturità la maggior parte degli studenti (il 38,9%) – e gli studenti in questione sono digital native – ha scelto il tema dedicato al futuro del lavoro nell’era dei robot. Per la nuova generazione dunque il digitale è parte della vita e rappresenta una questione economico, politica, di welfare, oltre che di “divertissement”. E ciò fa ben sperare per il futuro del nostro Paese in cui saranno proprio le nuove generazioni a innescare quel cambiamento culturale che finora ha rappresentato il principale ostacolo alla corsa digitale. La notizia è doppiamente positiva per un quotidiano online come Corcom: la traccia in questione è stata elaborata sulla base del nostro articolo “Industria 4.0, contrordine: i robot creano lavoro”. Una soddisfazione non da poco per un giornale che fino a poco tempo fa era considerato di “nicchia”, per addetti ai lavori e “cultori” di una materia da molti considerata ostica e soprattutto non “rilevante”.

L’attenzione crescente al digitale, diventato parte della vita di ciascuno di noi, nel bene e nel male, è la dimostrazione che non siamo lontani dalla svolta e che dalle nicchie siamo ormai fuori. Come Corcom ci sentiamo impegnati, oggi più che mai, nel contribuire a “traghettare” l’Italia nella nuova era. Ancor più – ed è un’ulteriore ottima notizia, che ci riguarda “personalmente” e si inscrive nel cambiamento in atto del Paese – in considerazione della recente quotazione all’Aim del gruppo Digital360 di cui il nostro giornale fa parte. Un Gruppo che punta a diventare il punto di incontro nazionale fra la domanda e l’offerta digitale, un incontro necessario e indispensabile per ribaltare le classifiche, ma soprattutto per dare una chance di nuova competitività e crescita al nostro Paese.

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