MWC BARCELLONA

Il Mobile World Congress sotto il segno del 5G: in scena IoT e Industria 4.0

Tlc e produttori di apparati conquistano i riflettori alla kermesse di Barcellona che disegna lo scenario del prossimo step della digital transformation. Così l’industria si attrezza per l’imminente maxi-rivoluzione abilitata dallo standard mobile

Pubblicato il 26 Feb 2018

industria-160913111722

Al Mobile World Congress di Barcellona, la fiera dell’industria delle comunicazioni mobili che ha aperto i battenti oggi per la trentunesima edizione, la star del settore, il 5G, ha quest’anno due grandi co-protagonisti: Internet of Things e Industria 4.0. Le telco sono ansiose di saltare sul treno dell’innovazione tecnologica che rilancia il loro business mentre abilita la trasformazione digitale potenzialmente in tutti i settori produttivi: non stupisce che Deutsche Telekom abbia indicato che a Barcellona il suo focus sarà sul nuovo standard mobile 5G come facilitatore dell’interconnesione tra miliardi di device che abilita la quarta rivoluzione industriale e la nascita delle smart city.

Analogamente il colosso spagnolo Telefonica ha annunciato che a Barcellona porterà tutte le sue novità in fatto di Internet delle cose e manifattura connessa sostenuti dalla connettività 5G: Big data, robotica, realtà virtuale e aumentata, produttività, nuovi modelli di business e forza lavoro connessa saranno al centro di annunci e presentazioni del gruppo: il Chief IoT Officer, Vicente Muñoz, per esempio, terrà un keynote speech sulle applicazioni industriali della IoT.

Industria 4.0 richiede un’infrastruttura di comunicazione superiore per uno scambio di dati massiccio, veloce e affidabile a sostegno di applicazioni molteplici e il MWC 2018 fornirà la conferma definitiva che il progresso tecnologico, economico e industriale, passerà necessariamente attraverso le comunicazioni mobili. Così, accanto ai nuovi device targati Samsung, Asus, Sony, Nokia o Lenovo e agli annunci sulla commercializzazione dei primi dispositivi 5G già nel 2019, si moltiplicano le novità sul fronte IoT e Industry 4.0: Ericsson e China Mobile, per esempio, hanno firmato a Barcellona un accordo di cooperazione strategica per dare vita a un Industry IoT Cooperation Center con cui pianificheranno e realizzeranno un ecosistema di soluzioni per la connettività e le applicazioni IoT in settori molteplici, dalla manifattura alla sanità ai trasporti intelligenti.

Sulla stessa linea si inserisce l’annuncio della firma del protocollo di intesa tra Cisco e Tim che impegna le due aziende a sviluppare un programma congiunto di innovazione in Italia per offrire soluzioni e servizi innovativi nei campi dell’Internet of Things, Industria 4.0, smart city, cybersicurezza e 5G. Siamo nel pieno della rivoluzione digitale e la transizione verso la Gigabit society incide su molteplici business con tecnologie quali intelligenza artificiale, robotica e oggetti connessi, hanno sottolineato le due aziende.

Anche l’intelligenza artificiale è a pieno titolo nel cast principale della fiera del mobile di Barcellona, perché direttamente collegata con l’automazione industriale, l’analisi dei dati e innovazioni che includono ormai anche l’automobile, connessa e in futuro anche autonoma. Al MWC si parlerà molto anche di sicurezza e blockchain, perché il mondo del “tutto connesso” cerca soluzioni sempre più avanzate per mettere al sicuro dati e transazioni, compresa la tecnologia della “catena di blocchi” che permette di registrare automaticamente le operazioni informatiche e promette di migliorare trasparenza e efficienza.

Anche i produttori di chip colgono l’occasione per sottolineare il loro ruolo a sostegno della trasformazione digitale: Qualcomm a Barcellona ha osservato che i chip del futuro sono piattaforme sempre più specializzate in base ai compiti che svolgono. Tra questi ci sono i chip sviluppati appositamente per la IoT: per il gruppo californiano sono già un business che vale 1 miliardo di dollari nel 2017.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Social
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati