IL PIANO

Stm raddoppia gli investimenti per il 2022. Riflettori puntati sulla nuova chip factory in Italia

L’azienda registra utili per 2 miliardi, +80% in un anno e annuncia uno stanziamento di 3,6 miliardi, dagli 1,8 miliardi messi sul piatto nel 2021, e una strategia lungo tre direttrici: automotive e mobilità, energia, IoT e 5G. Ad Agrate, in Brianza, la prima linea di produzione di wafer di silicio

Pubblicato il 27 Gen 2022

Patrizia Licata

Chip

La fame mondiale di chip fa volare l’utile netto di Stmicroelectronics, che nel quarto trimestre sale del 28,9% a 750 milioni di dollari, superando le stime degli analisti. Anche il dato per il full year supera le stime: 2 miliardi di dollari e +80,8%.

Anche grazie alla forza di questi risultati Stm è intenzionata a raddoppiare gli investimenti nel 2022 portandoli a 3,4- 3,6 miliardi di dollari (contro 1,8 miliardi nel 2021) con lo scopo di potenziare la capacità produttiva. Ciò include la costruzione della prima linea di produzione di una nuova fabbrica di wafer 300 mm in Italia, ad Agrate, un piano di investimemto di circa 2 miliardi.

I ricavi del quarto trimestre di Stm sono pari 3,5 miliardi di dollari (+9,9%); nel full year ammontano a 12,7 miliardi, +24,9% rispetto al 2020.

Smart mobility, energia, Iot e 5G nella strategia di Stm

“Nel 2022 prevediamo di investire dai 3,4 ai 3,6 miliardi, il capex sarà raddoppiato rispetto al 2021”, ha affermato il presidente e ceo di Stm Microelectronics, Jean-Marc Chery, presentando i risultati del gruppo nel 2021. Queste spese in conto capitale serviranno a “supportare la capacità produttiva e le iniziative strategiche”. Nel dettaglio, 2,1 miliardi sono specificamente destinati alle nuove linee produttive.

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Nell’ultimo trimestre Stm “ha messo a segno risultati oltre le stime nonostante la crisi internazionale dei semiconduttori”, ha spiegato Chery. Stm accelererà l’esecuzione della strategia “che si basa su tre fattori di lungo termine ovvero smart mobility, gestione dell’area power & energy e internet of things e 5G”, ha proseguito il ceo.

Nel quarto trimestre il margine lordo di Stm è cresciuto al 45,2%, dal 38,8% dello stesso periodo del 2020, l’utile lordo è salito del 28,3% a 1,609 miliardi, il reddito operativo è aumentato del 34,8% a 885 milioni e il margine operativo si è attestato al 24,9% (da 20,3%).

Nell’intero 2021 Stm ha visto l’utile loro salire del 40,6% a 5,3 miliardi, il margine lordo si è attestato al 41,7% (dal 37,1% del 2020), il reddito operativo è cresciuto dell’82,8% a 2,4 miliardi e il margine operativo è del 19% (da 12,9%).

Il traino è la trasformazione dell’automotive

Per il 2022 il gruppo italo-francese prevede ricavi nel range 14,8 – 15,3 miliardi di dollari, fino al 20% in più rispetto al 2021.

Tra i clienti di Stm ci sono Apple e Tesla.  Il ceo Chery ha detto di aspettarsi che la crisi dei chip destinati all’industria automotive proseguirà ancora quest’anno e non ci sono segnali che l’offerta possa diventare superiore alla domanda. Al contrario, la sfida “è avere la capacità di supportare l’epocale trasformazione delle industrie dell’auto e della mobilità”.

Chery ha sottolineato che Stm ha visto per tutto il 2021 una domanda senza precedente dalle aziende dell’automotive in tutte le regioni del mondo, che hanno ripreso a fabbricare dopo gli stop del 2020. I risultati finanziari di Stm riflettono questo trend: “Il rimbalzo è stato ampio ed è stato guidato dal volume dei veicoli prodotti, dalla ricostituzione delle scorte in tutta la catena di fornitura automobilistica e, soprattutto, da una trasformazione accelerata dell’industria automobilistica verso una maggiore elettrificazione e digitalizzazione”.

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