COMPETENZE

A Torino via alla prima Academy Iot d’Italia

In campo Vodafone e Politecnico: smart city, mobilità, sanità, automazione industriale i quattro settori chiave. Si punta a forma esperti nella progettazione di soluzioni digitali per città e imprese

Pubblicato il 06 Feb 2020

Patrizia Licata

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Vodafone Italia e Politecnico di Torino hanno inaugurato oggi la prima Academy IoT che ha lo scopo di preparare gli ingegneri al lavoro di domani sia guardando all’innovazione tecnologica sia alle competenze digitali necessarie e ai nuovi modi di lavorare. Saranno fornite le competenze applicate alla progettazione di soluzioni digitali per città e imprese.

La Vodafone IoT Academy è un percorso di formazione sostenuto da Vodafone Italia e che vede il coinvolgimento di 30 studenti, selezionati sulle oltre 150 richieste pervenute. Per circa 6 mesi, i ragazzi saranno seguiti dal team coordinato dal professor Massimo Violante del Politecnico e da esperti di Vodafone Italia in un percorso formativo che prevede l’alternanza di lezioni tradizionali, seminari e momenti progettuali per la realizzazione di soluzioni applicative (durante i project work finali) in alcuni ambiti dell’Internet of Things come Smart City, mobilità, sanità e automazione industriale.

Guidare la trasformazione nella quarta rivoluzione industriale

“L’avvio dell’Academy in collaborazione con Vodafone Italia – ha detto il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco – rappresenta un passo importante per confermare il ruolo del nostro Ateneo come piattaforma che mette a sistema università e aziende per formare ingegneri con competenze indispensabili per rispondere alle sfide del presente, che saranno un prerequisito essenziale per guidare la trasformazione digitale che la società civile e le imprese stanno già affrontando”.

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Nel mondo abbiamo 94 milioni di oggetti connessi, 11 milioni solo in Italia, e l’Internet of Things (IoT) è uno degli elementi portanti della quarta rivoluzione industriale” – dichiara Giorgio Migliarina, Direttore Vodafone Business Italia. “L’IoT permette di migliorare l’efficienza dei processi produttivi, di sviluppare nuovi modelli di business, di monitorare tutta la catena della supply chain migliorando la relazione con il cliente finale. Le nuove tecnologie di connettività e convergenza come il 5G accelerano la piena realizzazione dell’IoT, ridisegnando profondamente tutte le filiere industriali e di servizio. Con la Vodafone IoT Academy vogliamo che gli studenti apprendano le competenze digitali e gli strumenti per giocare un ruolo da protagonisti nel percorso di trasformazione digitale che aziende e Pubblica Amministrazione stanno affrontando. Ho iniziato il mio percorso nelle tecnologie sui banchi del Politecnico di Torino e ho apprezzato l’importanza di avere competenze solide ma anche la necessità di reinventarsi continuamente grazie al confronto con le esigenze concrete del mondo del lavoro”.

Un percorso di apprendimento innovativo

L’ambito di applicazione dell’Internet of Things è molto vasto e impone nuove competenze digitali in tutti i campi della conoscenza” – sottolinea Francesca Magrassi, Responsabile Recruiting ed Employer Branding di Vodafone Italia. “Abbiamo deciso di investire con il Politecnico di Torino, punto di riferimento nel mondo dell’innovazione, perché la Vodafone IoT Academy garantisca ai giovani un percorso di apprendimento innovativo che possa prepararli a confrontarsi con un mondo in continuo cambiamento come è quello in cui viviamo. Sarà necessario per gli studenti accompagnare le competenze digitali con l’opportunità di reinventarsi continuamente come persone e professionisti grazie anche al confronto con chi in Vodafone si occupa di ideare soluzioni innovative in contesti sempre nuovi”.

Per i nostri studenti partecipare a questa Academy rappresenta l’occasione per confrontarsi con le problematiche reali delle aziende e con chi le conosce e le affronta in ambito lavorativo – dichiara Sebastiano Foti, Vice Rettore per la Didattica del Politecnico di Torino – In linea con le modalità didattiche innovative, che stiamo introducendo in modo sempre più diffuso nei percorsi formativi dell’Ateneo, l’apprendimento “learning by doing” consentirà agli studenti di applicare le proprie competenze teoriche all’interno di un gruppo di lavoro multidisciplinare per affrontare problemi reali e sviluppare capacità professionali in collaborazione con gli esperti che operano all’interno dell’azienda in un contesto nazionale ed internazionale”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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