PNRR

Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, firma il decreto di riparto delle risorse destinate agli Its per il 2022/2023 con l’obiettivo di elaborare percorsi in linea con le richieste del mondo del lavoro, in particolare nei campi della transizione ecologica e innovazione

Pubblicato il 26 Ago 2022

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Quasi 50 milioni per gli Istituti tecnologici superiori (Its). Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato il decreto di riparto delle risorse agli Istituti tecnologici superiori (Its) per l’anno formativo 2022/2023, pari in totale a 48.355.436,00 euro. I finanziamenti provengono dal Fondo per l’istruzione tecnologica superiore e verranno assegnati alle Regioni, che li ripartiranno tra i singoli Istituti. Una quota del 5% sara’ destinata alla realizzazione delle misure nazionali di sistema, tra le quali il monitoraggio e la valutazione.

Il Fondo è stato istituito dalla riforma degli Its Academy approvata definitivamente lo scorso luglio ed erogherà lo stesso importo ogni anno. “Abbiamo lavorato con grande determinazione per approvare la riforma degli Its e realizzare uno dei punti più importanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – spiega il ministro Bianchi – ora i nuovi Istituti tecnologici superiori iniziano il loro cammino, con risorse che ne potenzieranno la rete nazionale. Continuiamo a lavorare portando avanti i decreti attuativi della riforma, nell’interesse delle studentesse e degli studenti e dello sviluppo del Paese”.

A cosa serviranno le risorse

Gli Its utilizzeranno le risorse per potenziare la propria offerta di competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per consolidare il proprio contributo di sistema allo sviluppo economico e produttivo e per offrire alle studentesse e agli studenti una preparazione in linea con le richieste del mondo del lavoro e utile in particolare nei campi della transizione ecologica e digitale. Verrà data ampia visibilita’, su tutto il territorio nazionale, all’altissimo indice di occupabilità dei diplomati Its, attraverso attività di orientamento e un maggiore coinvolgimento delle imprese e dei territori. Azioni in linea con gli obiettivi della riforma degli Its, uno dei punti qualificanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Un provvedimento che ha reso la formazione terziaria professionalizzante più attrattiva per i giovani, ne ha ampliato l’offerta didattica, introducendo una nuova governance, campagne di orientamento per studentesse e studenti e un sistema di finanziamento organico. Possono iscriversi agli Its giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore.

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L’impatto degli Its sull’occupazione

I risultati occupazionali del sistema Its continuano a dimostrare grande efficacia. Secondo i dati del monitoraggio nazionale 2022 dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Iindire), su 5.280 diplomati nel 2020, l’80% (4.218) ha trovato un’occupazione nel corso dell’anno 2021, nonostante le restrizioni e le difficoltà causate dalla pandemia. Dei 4.218 diplomati Its che hanno trovato lavoro a un anno dal diploma, 3.836 (il 90,9% degli occupati) risultano essere in un’area coerente con il proprio percorso di studi. Sono l’area della Mobilitàsostenibile e il Sistema meccanica a registrare le performance migliori (85,7% e 84,7%).

La riforma degli Its

Approvata definitivamente lo scorso luglio, la riforma degli Its rientra tra le misure previste dal Pnrr e modifica la denominazione degli istituti tecnici superiori in istituti tecnologici superiori (Its Academy).

L’intervento normativo, si legge negli atti parlamentari, interviene sul segmento formativo terziario post diploma, di durata triennale, che punta sulla specializzazione tecnica da assicurare in sinergia, fra l’altro, con il mondo imprenditoriale e il sistema universitario. A oggi tale segmento comprende 120 istituti, con 766 corsi attivi, 19.626 studenti e 3.050 soggetti partner coinvolti (di cui 1.222 imprese e 135 Associazioni di imprese).

Per i “nuovi” Its il Pnrr stanzia 1,5 miliardi  dal 2022 al 2026 per aumentare il numero degli iscritti ai percorsi Its e di potenziarne le strutture. Per questo diventano “Its Academy”.

Gli Its acquisiscono il nome di Istituti tecnologici superiori (Its Academy) ed entrano a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore. Ai nuovi Its, spiega il Ministero dell’Istruzione in una nota, è affidato il compito di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. Queste istituzioni avranno, inoltre, il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. Possono iscriversi a questi percorsi giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore. Ogni Its Academy farà riferimento a una delle specifiche aree tecnologiche che saranno definite per decreto. L’offerta didattica sarà finalizzata alla formazione di elevate competenze nei settori strategici per lo sviluppo del Paese, coerentemente con l’offerta lavorativa dei rispettivi territori. Sicurezza digitale, transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità sostenibile sono alcuni degli ambiti che si vogliono potenziare.

 I percorsi formativi

I percorsi formativi saranno suddivisi in due livelli, a seconda del quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework – EQF): quelli di quinto livello EQF, di durata biennale, e quelli di sesto livello EQF, di durata triennale. Si articoleranno in semestri comprendenti ore di attività teorica, pratica e di laboratorio. L’attività formativa sarà svolta per almeno il 60% del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro. Gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% del monte orario, potranno essere svolti anche all’estero e saranno adeguatamente sostenuti da borse di studio.

Per dare vita a un nuovo Its in una provincia sono necessari: almeno una scuola secondaria di secondo grado della stessa provincia, con un’offerta formativa attinente; una struttura formativa accreditata dalla Regione, situata anche in una provincia diversa da quella sede della fondazione; una o più imprese legate all’uso delle tecnologie di cui si occuperà l’Its Academy; un ateneo o un’istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un Ente di ricerca. Le istituzioni Afam vengono equiparate alle università e non sarà più obbligatoria la presenza degli Enti locali.

I requisiti e gli standard minimi per l’accreditamento delle nuove realtà saranno definiti con decreto del Ministro. Il sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore è finanziato con un apposito Fondo presso il Ministero dell’Istruzione la cui dotazione è di 48.355.436 euro annui a decorrere dal 2022. La riforma definisce anche misure per fare conoscere queste realtà formative ai giovani e alle famiglie e per promuovere scambi di buone pratiche tra Its Academy. Sono previste campagne informative, attività di orientamento a partire dalla scuola secondaria di primo grado, anche con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere nelle iscrizioni a questi percorsi. Vengono, inoltre, costituite ”reti di coordinamento di settore e territoriali”, per condividere laboratori e favorire gemellaggi tra fondazioni di Regioni diverse.

 

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