STRATEGIE

Pmi digitali, Microsoft e Unicredit rilanciano: nel mirino 100mila imprese

Più strumenti e nuove linee di finanziamento con il rafforzamento del progetto “Together4Digital” che punta ad accelerare l’innovazione del tessuto aziendale italiano. Al centro percorsi di formazione e sviluppo su e-commerce, lavoro ibrido, servizi cloud, cybersecurity

Pubblicato il 12 Mag 2022

Niccolò Ubertalli_Silvia Candiani

Percorsi di trasformazione digitale ad hoc con iter di finanziamento dedicati e formazione del personale mirata sui temi dell’innovazione: è l’obiettivo del progetto “Together4Digital” che Microsoft e Unicredit rilanciano puntando a digitalizzare 100mila Pmi italiane su tutto il territorio nazionale e trasversalmente a tutti i settori produttivi e merceologici.

In cosa consiste il progetto

In particolare si prevede la fornitura alle imprese di servizi e soluzioni per valutare il proprio grado di maturità digitale così da identificare le azioni di sviluppo digitale suggerite su cui investire in via prioritaria (con un focus specifico sulla cybersecurity). Ancora, previsti servizi di consulenza specialistica, tecnologia e soluzioni digitali su misura proposti da Microsoft (attraverso il partner Var Group) integrati da percorsi di formazione e re-skilling della forza lavoro sulle competenze digitali a condizioni privilegiate.

Più nel dettaglio, Microsoft supporterà le organizzazioni a individuare percorsi di sviluppo e formazione basati su quattro ambiti del business aziendale: lavoro ibrido, servizi cloud, applicazioni di business specifiche Erp e Crm per esigenze verticali di settore e per ruolo aziendale, cybersecurity e protezione dei dati e della privacy.

Pmi italiane, “forte ritardo” sull’innovazione

”Se da un lato, negli ultimi due anni le Pmi italiane hanno riscontrato alcuni progressi in termini di digitalizzazione, spinti da alcune tendenze come la fatturazione elettronica, la  diffusione dei servizi di Cloud Computing o l’utilizzo di sistemi digitali di collaborazione e condivisione – spiega Silvia Candiani, amministratore delegato Microsoft Italia -, dall’altro scontano ancora un forte ritardo di innovazione rispetto ad altri Paesi, mettendo a rischio una delle leve di crescita economica del Paese”.

Per cogliere i vantaggi della tecnologia “al fine di supportare lo sviluppo delle nostre imprese in contesti di mercato in così rapida evoluzione – dice ancora Candiani -, abbiamo deciso di rafforzare la collaborazione con UniCredit. Insieme, metteremo a disposizione delle organizzazioni di piccole e medie dimensioni servizi e soluzioni veloci e semplici per valutare il loro grado di ‘digitalizzazione’, per accedere a percorsi di trasformazione digitale ad hoc con iter di finanziamento dedicati e formazione del personale mirata sui temi dell’innovazione. Unendo le nostre aree di competenza, potremo aiutare oltre 100.000 imprese sul territorio a pensare al loro futuro con il digitale”.

Già supportati 2.300 progetti

“L’indice Desi ci dice che, tra il 2015 e il 2020, l’Italia è tra i Paesi europei che hanno fatto registrare la maggiore crescita nel punteggio complessivo ottenuto, con un incremento del 45%: un piccolo passo nel lungo cammino che il nostro Paese deve percorrere per il pieno recupero del gap esistente rispetto a quelli tecnologicamente più avanzati – dice Niccolò Ubertalli, responsabile UniCredit Italia -. L’iniziativa ‘Together4Digital’ rientra nell’ambito delle attività della task force varata dalla banca a supporto dal Pnrr: coerentemente con il piano nazionale, che riserva alla transizione digitale delle imprese rilevanti risorse, abbiamo già supportato negli ultimi mesi 2.300 progetti con oltre 400 milioni di euro di nuova finanza. La collaborazione tra UniCredit e Microsoft mira a intensificare ulteriormente il nostro impegno cercando di promuovere sia l’ammodernamento dei processi produttivi e distributivi, sia il consolidamento delle competenze digitali, attraverso un primo assesment a cura di Microsoft e un successivo intervento di UniCredit, a supporto degli investimenti innovativi delle imprese”.

Indice Desi, Italia al 20esimo posto in Europa

Secondo l’indice Desi l’Italia si colloca al 20º posto fra i 27 Stati membri dell’Unione Europea: “risalita incoraggiante – si legge in una nota – rispetto al 25° occupato nel 2020, ma, al tempo stesso, la testimonianza che il nostro Paese ha ancora un ampio margine di miglioramento verso l’acquisizione di competenze digitali. Questo divario rischia di pesare molto sulle imprese italiane in termini di competitività sui mercati globali. Parte dei fondi previsti dal Pnrrsaranno proprio diretti a colmare questo ritardo”.

Secondo l’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, nel contesto di incertezza e complessità causato dal periodo pandemico, l’86% delle Pmi sembra aver compreso che la spinta verso l’innovazione digitale sia una leva fondamentale per il progresso del business e la sopravvivenza negli attuali contesti competitivi.

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