TRATTATIVE

Italiaonline, fumata nera all’incontro azienda-sindacati: “Posizioni distanti”

“Invariato il numero degli esuberi rispetto a quello previsto dalla procedura” denuncia una nota unitaria delle segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. Riflettori sulla convocazione in sede ministeriale per il prosieguo della trattativa

Pubblicato il 30 Mag 2018

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Nonostante i quattro incontri con i sindacati le posizioni di Italiaonline “restano nettamente distanti” da quelle delle organizzazioni sindacali e “il numero degli esuberi è rimasto invariato rispetto a quello previsto dalla procedura”. I sindacati, nell’attesa “di essere convocati in sede ministeriale per il prosieguo della trattativa”, invitano l’azienda “a rivedere le proprie rigide posizioni rispetto alle proposte sindacali in quanto sostenibili e di buon senso per il lavoratori con le proprie famiglie”. Si legge nella nota delle segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil dopo che ieri ad Assago si è svolto il quarto incontro per l’esame congiunto previsto dalla procedura di licenziamento aperta lo scorso 16 aprile alla presenza dell’azienda assistita dai propri legali.

La sintesi delle proposte aziendali, in caso di accordo tra le parti, sottolineano i sindacati, prevederebbe i seguenti punti: “Procedere alla costruzione della Digital Factory su Torino a partire da giugno 2018 con il reintegro di 70 delle 400 posizioni dichiarate esubero; mantenimento di un presidio a Torino con circa 90 persone nelle funzioni di amministrazione, credito e nelle attività legate alla gestione degli elenchi telefonici; trasferimento da Torino ad Assago di circa 90 persone con riconoscimento di copertura integrale dei costi di viaggi in treno per la durata di un anno; richiesta di Cassa Integrazione con causale di ‘Cessazione Parziale di Attività’ per 18 mesi per almeno 400 persone; avvio di percorsi formativi rivolte al tutte le persone in Cigs; incentivi all’esodo pari a 18 mensilità lorde + outplacement”.

E’ del tutto evidente, sottolineano i sindacati, “la abissale distanza delle posizioni, specie in relazione al mancato approfondimento delle proposte che il sindacato ha illustrato all’azienda, anche in sede ministeriale, ancor prima della paventata apertura della procedura di licenziamento collettivo”.

Le organizzazioni sindacali, si legge nella nota congiunta, “dissentono dalla narrazione che i vertici di Italiaonline fanno dell’azienda, poiché disconoscono che già la Seat Pg fosse all’avanguardia nel settore digitale, e non condividono il piano industriale così come presentato, che pare finalizzato esclusivamente alla riduzione del perimetro occupazionale. Giova ricordare che i lavoratori sono già stati ampiamente penalizzati dalla permanenza in cassa integrazione richiesta un anno e mezzo fa per riorganizzazione”. E’ inspiegabile, sottolineano, “che non vi sia stato alcun avanzamento delle posizioni aziendali in merito alla tutela dell’occupazione”.

Nell’attesa di essere convocati in sede ministeriale per il prosieguo della trattativa, i sindacati invitano “tutti i lavoratori a sostenere le varie iniziative a supporto di questa complicata e spinosa vertenza. E nuovamente invitiamo le istituzioni, che hanno sostenuto sino ad oggi la lotta dei lavoratori, a farsi portatrici delle istanze sindacali che mirano ad evitare un depauperamento del tessuto produttivo delle loro città e un evitabile impoverimento di centinaia di famiglie”. Non è sostenibile, concludono i sindacati, “il principio che le aziende che hanno ottimi andamenti produttivi e di mercato licenzino lavoratori che quei risultati hanno contribuito ad ottenere mentre gli azionisti si spartiscono utili milionari e premiano i manager”. Infine, concludono, “ribadiamo il concetto più volte espresso riferito all’utilizzo del contratto di solidarietà, con la salvaguardia e la tutela dell’organizzazione del lavoro, ed invitiamo pertanto l’azienda a non fossilizzarsi su posizioni preconcettuali che possono essere superate nell’interesse di tutti con una costruttiva discussione”

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