INVESTIMENTI

Elmec Informatica assume oltre 90 persone: vola il business grazie allo smart working

L’azienda recluta tecnici help desk, security specialist, automation & cloud specialist per fare fronte al raddoppio delle vendite e del noleggio di notebook ma anche di cuffie, apparati per la videoconferenza e piattaforme di collaboration

Pubblicato il 03 Nov 2020

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Nuovi processi di selezione del personale e investimenti nel potenziamento dell’organico: sono le sfide colte in questo periodo di emergenza sanitaria dal provider italiano di servizi IT Elmec Informatica, che ha fatto fronte alle a necessità di supportare al meglio la digitalizzazione delle imprese italiane rivedendo le proprie pratiche HR e arrivando all’assunzione di 92 persone nel corso di questo anno.

Nuovi ingressi nelle aree tecniche e di supporto ai clienti

La politica di espansione di Elmec si è fondata su un riscontro concreto: il raddoppio, più che abbondante (+150%), di vendite e noleggi di notebook e laptop per lo smartworking nel periodo tra marzo e ottobre 2020, rispetto all’anno precedente, con un aumento che arriva a superare il 100% anche su articoli come cuffie, webcam e apparati per la videoconferenza. La scelta è quindi stata quella di potenziare aree tecniche e di supporto ai clienti (tecnici help desk, security specialist, automation & cloud specialist), quelle maggiormente coinvolte nella fornitura di servizi informatici per la produttività e la sicurezza del lavoro da remoto e di soluzioni tecnologiche (notebook, cuffie, connettività, apparati per la videoconferenza) e piattaforme di collaboration alle Pmi italiane che hanno dovuto rivoluzionare la gestione quotidiana del lavoro.

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Nuovi processi per il recruitment

Il processo di selezione del personale è stato rivisto organizzando la parte di colloqui individuali con il management e le Risorse umane interamente da remoto, tranne che nella fase finale. Nel periodo estivo – quando l’emergenza sanitaria lo ha permesso – è stata inoltre intensificata l’attività di assessment volta a valutare le competenze “soft” dei candidati quali la flessibilità, le capacità relazionali e di adattamento necessarie per lavorare con efficienza e successo nei nuovi scenari organizzativi.
Dopo l’assunzione e una volta pianificato il percorso di “on boarding” in smart working, Elmec ha introdotto i neo assunti anche all’interno del contesto “fisico” aziendale agevolando l’incontro tra colleghi, creando nuovi spazi per la collaborazione realizzati seguendo le normative vigenti e secondo i massimi standard per la sicurezza e il distanziamento. L’obiettivo è stato quello di facilitare ulteriormente la relazione e i momenti collaborativi e il trasferimento di competenze attraverso le attività di affiancamento.

“Un’occasione per conciliare al meglio lavoro e vita quotidiana”

“In questi mesi difficili siamo orgogliosi di essere riusciti a supportare il territorio, incrementando il numero degli occupati, svolgendo al meglio le attività di recruitment, formazione e inserimento da remoto – afferma Rinaldo Ballerio, Presidente di Elmec Informatica -. Lo smart working è stata un’occasione di digitalizzazione che il sistema produttivo italiano ha dovuto affrontare a livello emergenziale e che occorre governare per consentire ai dipendenti di conciliare al meglio lavoro e vita quotidiana. Al tempo stesso occorre non disperdere il patrimonio umano costituito dalle relazioni tra colleghi, dallo scambio di idee e dalla collaborazione tra team. La digitalizzazione non può prescindere dalla coesione sociale: è la sfida con cui ogni datore di lavoro dovrà misurarsi per mantenersi competitivo in Italia e all’estero”.

“Il mondo dell’impresa oggi si divide in due parti: chi non ha ancora avviato lo smart working e chi invece ha abilitato gli utenti a lavorare da remoto in tempo record, ma vuole strutturare questo processo perché diventi sostenibile nel tempo – aggiunge Massimo Falcetti, Digital Workplace Business Developer -. Per questo motivo abbiamo pensato a un servizio di Workplace ranking, ovvero un test che con l’ausilio di strumenti di automation permette di ottenere un report sulla situazione attuale dell’azienda con eventuali rischi o aree di miglioramento per i remote worker e con una panoramica delle possibili soluzioni da apportare”.

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