MEDIA

Calcio e diritti Tv, sale la tensione: Lega Serie A al bivio tra Sky e Dazn

Botta e risposta tra la pay tv satellitare e il board dei presidenti dei club del massimo campionato. Intanto Dazn rilancia: “Il 99% delle famiglie può guardare le partite su Internet. E lo streaming aiuterà la digitalizzazione del Paese”. Il 23 marzo la nuova riunione, a meno di una settimana di tempo dalla scadenza delle offerte

Aggiornato il 20 Mar 2021

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In vista della prossima assemblea dei presidenti della Serie A, che si terrà martedì 23 marzo alle 15, in cui club saranno chiamati dopo settimane di stallo a decidere sull’assegnazione dei diritti televisivi del massimo campionato di calcio per il triennio 2021-2024, botta e risposta tra uno degli offerenti, Sky, e la Lega Serie A. La Pay Tv satellitare affida a uno statement la propria posizione: “L’Amministratore Delegato della Lega Serie A ci ha comunicato in questi giorni tramite una telefonata la richiesta da parte della Lega che Sky rinunci alle precisazioni presentate nel corso della trattativa privata, dato che la Lega nutrirebbe dei dubbi sulla ammissibilità della nostra offerta ritenendola condizionata – spiega Sky – Questa comunicazione e il suo tempismo sono a dir poco sorprendenti, visto che la posizione viene esplicitata dopo oltre un mese e mezzo dalla definizione delle offerte e a pochi giorni dalla loro scadenza”. La deadline prima che le offerte decadano, lo ricordiamo, è il 29 marzo 2021.

“Inoltre – prosegue Sky – l’invito a dettagliare l’offerta con l’indicazione dell’impegno della Lega a distribuire il proprio canale con le partite di Serie A direttamente agli utenti, è stato esplicitamente fatto dall’Amministratore Delegato e dai legali della Lega, nel corso delle trattative private che si sono svolte dinanzi alla Commissione e al notaio. Sky ha pertanto inviato una lettera alla Lega  – prosegue Pay Tv satellitare – la in cui ha ribadito che la sua offerta non contiene nessuna condizione e che la posizione della Lega sarebbe infondata, in contrasto con la legge Melandri e pregiudicherebbe le dinamiche competitive che la Lega ha il dovere di assicurare”.

“L’aggiudicazione dell’offerta di Sky  – conclude la Pay Tv – porterebbe a un risultato più competitivo, perché le dirette televisive delle partite dell’intero campionato sarebbero offerte sia dalla Lega sia da Sky, con evidente beneficio per la Serie A, i club e gli spettatori, tenuto conto che sarebbero visibili su tutte le piattaforme. Tanto più se si considerano anche le difficoltà del 60% delle famiglie italiane ad accedere alla rete con connessioni veloci, come ricordato ieri dal Ministro dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale”.

La replica della Lega Serie A

“Non risponde al vero, e anzi gravemente lesiva della reputazione dei nostri rappresentanti, è la vostra affermazione che la vostra lettera del 5 febbraio 2021 sia stata redatta in base all’invito espresso dal nostro amministratore delegato e dei nostri avvocati interni in sede di trattativa privata. Al contrario vi è stato espressamente ricordato il divieto previsto nelle Linee Guida e nell’Invito a offrire di sottoporre a qualsivoglia. Parimenti non risponde al vero che i dubbi circa l’ammissibilità della vostra offerta vi siano stati comunicati solo in data 16 marzo 2021. Sapete benissimo che tali dubbi vi sono stati manifestati gia’ durante le trattative e nuovamente nei giorni immediatamente successivi alla chiusura della trattativa privata in almeno tre call e anzi poco dopo, come pure ben sapete, sono iniziate per vostra richiesta interlocuzioni tra i rispettivi consulenti legali esterni su questi specifici profili”. Così la Lega serie A risponde in una lettera firmata dall’Ad De Siervo alla pay tv satellitare ai rilievi sollevati da Sky. “Quanto alle vostre contraddittorie valutazioni giuridiche in merito alla ricevibilità della vostra offerta – prosegue la lettera –  è competente l’Assemblea che potrà, se lo ritiene, decidere di votarla”.  “Ribadiamo come la Lega abbia sempre agito nel pieno rispetto delle regole – conclude De Siervo, che ricorda a Sky “l’obbligo di buona fede imposto a tutti gli offerenti che comporta il dovere di astenersi da ogni comportamento che possa turbare lo svolgimento della procedura di gara, in particolare nella settimana che precede la scadenza del termine per l’assegnazione dei Diritti”.

La posizione di Dazn

A stretto giro arriva la presa di posizione di Dazn, la società di streaming che ha presentato l’offerta più alta nella gara, che precisa come il proprio impegno, “ampiamente indicato e documentato nelle proposte presentate alla Lega, è volto a sostenere e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese. La visione in streaming del nostro massimo campionato di calcio, infatti – argomenta Dazn – potrà essere l’elemento in più per aumentare la propensione delle famiglie italiane ad avere in casa una connessione a banda larga, come auspicato dallo stesso Ministro Vittorio Colao”.

“Oggi il 99% delle famiglie italiane, infatti, grazie alla copertura capillare del territorio, può dotarsi di una connessione a banda larga con diverse tecnologie – prosegue Dazn – ottima per la ricezione di tutti i servizi internet, compresa la visione della propria squadra del cuore. DAZN, inoltre – conclude la nota – ha già lavorato ad un ricco piano di contenuti editoriali che andrà ad ampliare l’attuale corposa offerta di rubriche, interviste, approfondimenti, speciali, realizzati con un linguaggio moderno e in linea con le esigenze e le abitudini di visione richieste dai consumatori di oggi”.

Le offerte in campo

Al momento le offerte in campo, lo ricordiamo, sono quella di  Dazn, che conta su una partnership tecnologica e di distribuzione con Tim, che ammonta a 840 milioni di euro per l’esclusiva di 7 match di ogni turno e la condivisione degli altri 3 con Sky, e quella di Sky, che mette sul piatto 750 milioni per tutte le partite con esclusiva solo sul satellitare ma che lascia aperta la possibilità per la Lega di creare un proprio canale in streaming per la trasmissione online dei match.

Javier Tebas (La Liga): “Offerta Dazn getta le basi per il futuro”

“L’offerta di Dazn può portare la Serie A a riaprire un mercato competitivo che non si vedeva da tempo e gettare le basi per il futuro”. Lo afferma Javier Tebas, presidente della Liga, il massimo campionato spagnolo, in un’intervista con l’Ansa. “Lasciarsi scappare ora questa possibilità sarebbe incomprensibile e rischierebbe di far rimanere la Serie A e il calcio italiano nel passato, in una posizione di netto svantaggio rispetto allo sviluppo che stiamo vedendo nel panorama Europeo”, prosegue Tebas.

“In tutti i mercati in cui le grandi aziende di telecomunicazione si sono interessate al mondo del calcio i benefici sono stati evidenti sia in termini di profitto che di
sviluppo futuro – sottlolina ilpresidente della Liga – Il loro impegno ha permesso ai club di concentrarsi su un progetto di ampio respiro liberandole dall’incognita del breve termine. Questo lo si è visto e lo si sta ancora vedendo un po’ ovunque in Europa, dalla Spagna alla Germania all’Inghilterra dove i campionati sono forti e i Club sempre più importanti”.

“Le OTT rappresentano il futuro, portando avanti un percorso di innovazione e modernità di cui ormai non è più possibile fare a meno. Viviamo momenti in Europa dove le grandi OTT dell’intrattenimento stringono accordi con le telco, vedi Disney, Netflix, etc. Il momento è ora perché chi adesso non riesce a comprendere il momento che stiamo vivendo si perderà la fase di crescita del calcio. Il mondo della TV satellitare ha fatto il suo tempo, non è più il modello su cui costruire. Andare in questa direzione, secondo me, sarebbe pericoloso perché il futuro ora sono le OTT in partnership con le telco e, probabilmente, in 7/10 anni ancora più integrate”.

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Articolo originariamente pubblicato il 22 Mar 2021

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