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Calcio e diritti Tv, Lega Serie A ancora in stallo tra Sky e Dazn

Si conclude con l’ennesima fumata nera l’assemblea dei presidenti del massimo campionato. E intanto il tempo scorre, e si avvicina la deadline per la scadenza delle offerte, fissata per il 29 marzo. Poi tutto potrebbe tornare in ballo. Creata una commissione per decidere sui diritti internazionali

Pubblicato il 16 Mar 2021

diritti Tv serie A

Il muro contro muro tra i presidenti dei club della Serie A di calcio sull’assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2021-2024 prosegue con l’ennesima votazione senza esito. Nell’assemblea della Lega serie A di oggi le posizioni sono infatti rimaste cristallizzate con dieci voti a favore dell’offerta presentata da Dazn e nove astenuti. L’unica novità è stata l’assenza del Cagliari, che nelle riunioni precedenti si era pronunciato a favore dell’offerta della società che trasmette eventi sportivi in streaming.

A favore di Dazn si sono così espressi Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese, mentre hanno confermato la propria astensione Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino. Perché i diritti televisivi vengano assegnati, lo ricordiamo, è necessario che una delle due proposte all’esame dei presidenti ottenga 14 preferenze, mentre rimane sempre meno tempo prima che le offerte decadano: la deadline è infatti fissata per il 29 marzo. Se si dovesse arrivare a quella data senza aver preso una decisione tutto tornerebbe in ballo, e si aprirebbe anche la possibilità della formulazione di un nuovo bando. Il rischio per le società però sarebbe quello di trovarsi a quel punto di fronte a nuove offerte meno sostanziose rispetto a quelle su cui possono contare oggi, soprattutto se dovessero cambiare in qualche modo i termini della gara. I presidenti torneranno a confrontarsi sul tema nell’assemblea che sarà fissata per la prossima settimana.

Altra novità che emerge dall’assemblea che si è tenuta oggi è stata la creazione di una commissione che dovrà lavorare sulle procedure per l’assegnazione dei diritti internazionali. A complicare la situazione c’è il fatto che i presidenti della serie A sono divisi anche sulla questione dell’ingresso del consorzio di fondi Cvc, Advent e Fsi, che anno avanzato la proposta di acquisire il 10% della media company che nascerà dalla Lega Serie A con l’obiettivo di gestire i diritti commerciali del calcio, investendo nell’operazione 1,7 miliardi di euro: un’iniezione di liquidità che farebbe comodo alle società del massimo campionato, duramente provate dalle conseguenza dell’emergenza Covid che ha imposto la chiusura degli stadi al pubblico. Proprio su questo tema l’assemblea appena concusa ha deciso di calendarizzare un incontro tra la commissione dei club, insieme all’ad De Siervo, con Cvc, Advent e Fsi “per negoziare l’ultima migliore proposta da sottoporre all’attenzione delle Società”, si legge in una nota della Lega A. La riunione di oggi, prosegue il comunicato, si è aperta “con un ricordo di Marco Bogarelli, manager di assoluto spessore legato da tanti anni al mondo della Serie A”, ex presidente di Infront, morto a 64 anni a causa del Covid.

Le offerte in campo

Al momento le offerte in campo, lo ricordiamo, sono quella di  Dazn, che conta su una partnership tecnologica e di distribuzione con Tim, che ammonta a 840 milioni di euro per l’esclusiva di 7 match di ogni turno e la condivisione degli altri 3 con Sky, e quella di Sky, che mette sul piatto 750 milioni per tutte le partite con esclusiva solo sul satellitare ma che lascia aperta la possibilità per la Lega di creare un proprio canale in streaming per la trasmissione online dei match.

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Dazn pensa al digitale terrestre

Per rispondere ai timori sulla copertura della banda ultralarga, che potrebbe creare problemi per la visione dei match agli utenti che risiedono nelle aree bianche, come tra l’altro denunciato da alcune associazioni per la tutela dei diritti dei consumatori, Dazn ha avviato un confronto con Persidera, operatore di rete controllato da F2i, per l’acquisizione delle frequenze che le consentirebbero di poter trasmettere sul digitale terrestre. L’operazione, in ogni caso, è vincolata agli esiti della gara in corso. In parallelo la piattaforma sta anche lavorando con Tim, grazie alla partner tecnologica e di distribuzione già stipulata con l’operatore di tlc, per ottimizzare la propria qualità di trasmissione in streaming, preparandosi a flussi di traffico che potrebbero essere molto più alti di quelli registrati fino a oggi.

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