IL PROVVEDIMENTO

Digitale terrestre, ok bipartisan all’emendamento salva-tv locali. Zaia: “Ora refarming delle frequenze”

Votata da tutti i gruppi parlamentari la modifica al Milleproroghe sulle modalità di liberazione dello spettro radio a favore del 5G. Il presidente della Regione Veneto: “Scongiurare la scomparsa delle piccole emittenti”. Andrea Martella (Pd): “Valutare modalità alternative alla pianificazione”

Pubblicato il 17 Feb 2022

switch-off tv

Tv digitale e emittenti locali, si cambia passo. Approvazione bipartisan dell’emendamento al Milleproroghe presentato dal Pd in commissione Bilancio alla Camera per salvaguardare le emittenti locali nel corso dei passaggi tecnici necessari alla liberazione della banda 700 Mhz (prevista per luglio prossimo) in vista del 5G. In ballo, secondo uno “studio indipendente”, il rischio per 1,5 milioni di veneti di non ricevere più i programmi locali. Al centro della richiesta di “potenze maggiori” a favore delle tv locali.

Verso il tavolo tecnico ministeriale

“La programmazione delle televisioni locali non può essere penalizzata dal passaggio al digitale”, rivendica il segretario del Pd Veneto, Andrea Martella, che spiega che il provvedimento consente di istituire un tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico per “valutare modalità alternative di applicazione dei vincoli interni della pianificazione di cui alla delibera 39/19/cons, comunque salvaguardando in ogni caso la sostanza dei diritti acquisiti dai soggetti interessati”.

In sostanza, “permettiamo a 1,5 milioni di cittadini di continuare a ricevere il segnale televisivo delle emittenti locali” e “garantiamo così il pluralismo dell’informazione, elemento cruciale di ogni democrazia e per noi un caposaldo”, sottolinea Martella, ringraziando il deputato Gianni Moro che ha seguito la vicenda in commissione. “Adesso che il legislatore ha fatto la sua parte, sta al ministero e all’Agcom trovare la soluzione tecnica. In concreto, sarà possibile per il ministero rivedere il progetto di rete degli operatori assegnatari, tra cui RaiWay in Veneto, per rimodulare le potenze dei segnali in modo tale da garantire l’effettiva ricezione da parte degli utenti”, conclude Martella.

Istruttoria sui progetti di rete di RaiWay

“Sono soddisfatto che la Commissione abbia licenziato il testo di conversione del ‘decreto Milleproroghe‘, accogliendo la nostra proposta, inviata al Governo ancora a maggio dello scorso anno, che chiedeva di garantire una equivalente ricevibilità dei programmi locali rispetto ai programmi trasmessi dalle reti nazionali” dice il presidente del Veneto, Luca Zaia.

Questo emendamento consentirà ora – prosegue Zaia – la possibilità di istituire presso il Mise un tavolo tecnico permanente, al quale possono partecipare i soggetti coinvolti nel refarming delle frequenze, nonché i soggetti istituzionali competenti. Fermo restando il termine improrogabile del 30 giugno 2022 per la liberazione della banda 700 MHz, e i vincoli di coordinamento internazionale, nel caso di particolari criticita’ tecniche delle reti locali di primo livello, in casi eccezionali si potranno valutare modalità alternative di applicazione dei vincoli interni della pianificazione, comunque salvaguardando in ogni caso la sostanza dei diritti acquisiti dai soggetti interessati”.

In concreto, ora, il Mise, sentito l’Agcm, potrà avviare un’istruttoria sui concreti progetti di rete degli operatori assegnatari, che nel caso del Veneto è RaiWay, attenuando le limitazioni radioelettriche alla frequenza di primo livello delle emittenti locali. In tal modo la rete RaiWay potrà garantire potenze maggiori che diano garanzia non solo di “copertura” ma anche di “ricevibilita’ effettiva”, nel rispetto degli accordi internazionali.

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