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Pitruzzella: “Niente censura sulle fake news, serve autoregolamentazione”

Il presidente dell’Antitrust: “Bisogna valorizzare le strategie delle piattaforme online e soprattutto il ruolo di editori e giornali tradizionali”

Pubblicato il 08 Mag 2017

F.Me

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Il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella ritiene necessario intervenire sul problema delle cosiddette fake news, le notizie false che circolano sulla rete, escludendo però “forme di censura o di controllo pubblico”. Lo ha detto a margine di un convegno in Assolombarda. “Credo – ha spiegato – che bisognerebbe intervenire su questo settore certamente non con forme di censura, ma valorizzando le forme di autoregolamentazione delle piattaforme e valorizzando soprattutto il ruolo degli editori tradizionali e dei giornalisti”.

Alla domanda se dietro il fenomeno c’è la volontà della politica di discreditare I media Petruzzella ha replicato: “non lo so, non si tratta né di screditare né di giustificare ma di tenere conto di cosa è il fenomeno ed eventualmente introdurre regole che non possono mai portare a forme di censura e di controllo pubblico che certamente nessuno auspica”.

Intanto i bog del web si stanno attrezzando. Google rafforza la strategia anti fake news rilasciando cambiamenti “strutturali” all’algoritmo che regola il funzionamento del searching: il motore online punterà a privilegiare sempre più pagine web di qualità, ad esempio assegnando un peso maggiore a fonti autorevoli e tenendo sempre più conto delle segnalazioni “umane” sui contenuti inappropriati. Un ruolo chiave viene assegnato ai “valutatori”.

Si tratta di “persone reali che valutano la qualità dei risultati di ricerca” e che forniranno riscontri, non per determinare il posizionamento di singole pagine, ma per raccogliere dati sulla qualità dei risultati di Google e identificare le aree che richiedono miglioramenti.

BigG ha anche battezzato “Fact Check” in tutti i paesi sia sul suo motore principale sia Google News. Il sistema è stata creato con l’obiettivo di aiutare gli utenti a trovare informazioni utili, offrendo visibilità anche ai contenuti che gli editori creano. La società ha puntualizzato che unicamente gli editori “che sono algoritmicamente riconosciuti come fonte autorevole” potranno contribuire a queste verifiche.

Wikipedia mette in campo Wikitribune: una piattaforma che promette di dare spazio solo a storie ed articoli scritti da giornalisti professionisti, grazie al ruolo di volontari che certificheranno la correttezza di notizie e dati. L’accesso al sito, garantisce il fondatore Jimmy Wales, sarà gratuito: a garantirne il finanziamento sarà un crowdfunding. “Quando le notizie sono false e sono gia’ fuori, di pubblico dominio, noi le correggiamo”, spiega Wales in un video promozionale sul suo sito. Il primo obiettivo del fondatore di Wikipedia è quello di raccogliere abbastanza soldi per assumere 10 giornalisti”.

E Facebook? Il social network ha annuciato un nuovo strumento informativo per aiutare gli utenti a distinguere le notizie attendibili da quelle false, o satiriche. Facebook introdurrà un tool in alto al NewsFeed: quando si cliccherà, si potrà accedere a più informazioni e risorse all’interno del Centro Assistenza Facebook, dove sono presenti consigli e un decalogo su come individuare meglio notizie false, “come ad esempio controllare l’Url del sito, investigare sulle fonti e cercare altre segnalazione sul tema.

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