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Netflix & co troppo cari, gli italiani pronti a cedere sulla pubblicità per pagare meno

Secondo i risultati di un’indagine commissionata a Ipsos da Samsung Ads Europe l’incremento dei costi di sottoscrizione alle piattaforme comincia a pesare sulle tasche dei consumatori. E sei su dieci si dicono favorevoli all’inserimento di spot in cambio di abbonamenti più convenienti. Intanto la Smart Tv batte quella “tradizionale” con il 78% delle preferenze

Pubblicato il 19 Nov 2021

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Netflix, Prime Video, Disney+… Il costo di abbonamento alle piattaforme streaming comincia a pesare sulle tasche dei consumatori. E apre all’introduzione di annunci pubblicitari in cambio di contenuti gratuiti. Emerge dalla ricerca “The 2021 Connected TV Viewer” commissionata da Samsung Ads Europe e condotta da Ipsos, secondo cui a fronte dell’incremento del costo delle sottoscrizioni, 6 italiani su 10 dichiarano di essere disposti a guardare annunci pubblicitari in TV in cambio di contenuti gratuiti. Ma non basta: la smart TV sta profilandosi come “hub” domestico per entertainment, didattica, navigazione su Internet. Un nuovo ruolo che prospetta un diverso scenario per il mercato TV.

La percezione degli annunci pubblicitari

L’audience delle Smart TV, si legge nel report, “ha un atteggiamento molto più positivo nei confronti degli annunci pubblicitari visti in televisione che su altri dispositivi” ed è 2 volte più propensa a considerarli di migliore qualità. Infatti il 39% degli intervistati europei ritiene che la pubblicità sulle TV connesse sia di qualità superiore (vs l’11% su mobile e l’8% su laptop/desktop), mentre il 37% la valuta più “simpatica” (vs il 15% su mobile e l’8% su desktop).

Quasi tre quarti dei consumatori affermano di avvalersi principalmente dei servizi di streaming quando vogliono vedere un programma con altre persone (solo il 18% predilige la TV lineare), mentre il 73% dichiara di optare per lo streaming per un’intera serata dedicata alla visione di contenuti televisivi (contro il 19% delle scelte pro Tv tradizionale). La Smart TV con il 78% delle preferenze supera la TV lineare, che conquista solo il 14% dei rispondenti, anche come canale favorito per la scoperta di nuovi contenuti.

Ma per quanto riguarda le news e i programmi sportivi, la TV lineare mantiene saldo il primo posto in classifica.

I dati della ricerca evidenziano, infine, che le famiglie con bambini utilizzano più spesso e per un tempo maggiore sia la Smart TV che lo streaming rispetto ai nuclei familiari senza bambini.

La gestione dell’overload di contenuti

Le Smart TV possono giocare un ruolo cruciale nella rapida individuazione di contenuti più in linea con i gusti e gli interessi degli spettatori. Il 66% degli intervistati valuta interessante le raccomandazioni basate su programmi precedentemente guardati sia da loro stessi che dalla propria famiglia. Nei momenti di indecisione, solo il 21% afferma che cercherebbe informazioni su un’app, mentre il 64% dichiara che si lascerebbe guidare dai suggerimenti proposti dalla Smart TV. Evidenze che dimostrano come la Tv connessa possa non solo “ridurre” la sovrabbondanza di offerta, ma anche diventare il più grande alleato dello spettatore nella scelta del contenuto migliore.

Più di una semplice TV

A differenza del televisore tradizionale, mezzo principalmente usato per accedere alla TV lineare, la Smart Tv soddisfa varie funzioni e propone diversi usi che vanno oltre la classica esperienza di intrattenimento.  Secondo lo studio il 38% del campione ha usato la TV connessa per visualizzare video su YouTube e sul suo competitor Dailymotion, il 27% per ascoltare musica, mentre il 19% per navigare su internet. Ma non solo: il 9% considera la Smart TV un valido canale per accedere a contenuti educativi e formativi, il 12% per guardare video di cucina e il 10% per visualizzare tutorial di vario genere.

La disponibilità a guardare spot

“In un periodo di profondo cambiamento per la televisione, questa indagine mostra l’espansione delle Smart TV e dello streaming, il ruolo sempre più rilevante che stanno assumendo e i loro diversi usi da parte degli spettatori nella vita quotidiana – commenta Alex Hole, Vice Presidente di Samsung Ads Europe – La TV connessa sta diventando un mezzo per soddisfare molteplici bisogni: dall’intrattenimento ad un’esperienza condivisa, passando per l’apprendimento e molto altro ancora. Inoltre, la disponibilità degli utenti a guardare annunci pubblicitari in cambio di contenuti gratuiti insieme alla positiva percezione degli stessi rappresenta un’importante opportunità per gli inserzionisti che vogliono raggiungere le audience di interesse sulle piattaforme streaming”.

“Come avevamo già intuito, però, per inserirsi in un canale pubblicitario premium come la televisione la qualità degli annunci deve essere elevata. Gli spettatori, infatti, si aspettano una pubblicità di alto profilo anche quando sul più grande schermo di casa fruiscono contenuti in streaming gratuiti e supportati dall’adv”, conclude Hole.

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