L'ANALISI

Network as a service e metaverso per monetizzare il 5G

Se non si vogliono perdere ulteriori margini servono soluzioni in grado di attrarre utenti e clienti. Il modello Naas quello più indicato secondo GlobalData che accende i riflettori anche sul ruolo delle tecnologie Api. Ma ciò non eviterà il consolidamento: in Europa troppi operatori

Pubblicato il 08 Mar 2023

5g

Come possono le telecomunicazioni trarre profitto dagli investimenti nelle tecnologie di nuova generazione come il 5G? Secondo l’ultimo rapporto di GlobalData, “MWC 2023 Review: 5G and private networks come of age while telcos look for monetization answers” rivela che la risposta sta nelle tecnologie Api e nell’abilitazione di modelli network-as-a-service (NaaS). I fornitori di servizi di telecomunicazione dovranno inoltre valutare come finanziare i futuri investimenti sia nell’infrastruttura che nelle soluzioni orientate all’impresa.

“I fornitori di servizi di telecomunicazione sono stati in gran parte esclusi dai vantaggi in termini di ricavi derivanti dagli investimenti nella banda larga 4G e in fibra ottica dall’ascesa dei servizi over-the-top (Ott) come il cloud pubblico e il software-as-a-service (SaaS) – afferma Gary Barton, Research director Enterprise Technology and Services di GlobalData –. Le Api offrono alle telecomunicazioni l’opportunità di monetizzare direttamente l’accesso alle loro reti facendo pagare gli utenti al punto di contatto”.

Tecnologie Api come nuova opportunità

Nonostante il successo emergente del 5G come alternativa alla connettività via cavo e nel consentire soluzioni avanzate specifiche per il settore attraverso l’implementazione di reti private, le telecomunicazioni rischiano ancora una volta di perdere vendite ad alto margine. “Al momento – prosegue Barton -, le telecomunicazioni sono spesso trascurate a favore dei system integrator  quando si tratta di soluzioni che affrontano casi d’uso industriali avanzati. L’apertura delle Api agli sviluppatori consentirà ai provider di incubare nuove proposte per le loro reti 5G e di offrire soluzioni innovative alle imprese”.

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Un altro elemento chiave è il miglioramento dell’esperienza del cliente per le imprese quando consumano i servizi di rete. “Le imprese si sono abituate alla natura on-demand dei servizi cloud – conclude Barton -. Le soluzioni di rete e di accesso devono mettersi al passo. L’abilitazione delle metodologie NaaS migliorerà anche la mission-criticità delle telecomunicazioni per le imprese, supportando meglio le applicazioni e i servizi chiave”.

Il futuro: monetizzare dal metaverso

Intanto, mentre il metaverso si avvicina alla realtà, GlobalData fa presente che le società di telecomunicazioni si trovano in una posizione unica per capitalizzare la tendenza, offrendo ai consumatori una serie di servizi in aree quali l’aggregazione dei contenuti, la sicurezza digitale e la gestione del ciclo di vita dei dispositivi. Grazie alle loro vaste infrastrutture e alla loro esperienza nel garantire la qualità, l’accesso prioritario e la curatela, le società di telecomunicazioni sono pronte a fare da apripista nello sviluppo e nella commercializzazione di servizi metaverse che miglioreranno le esperienze virtuali degli utenti di tutto il mondo.

La ricerca condotta dal Tech Team di GlobalData rivela che i contenuti offrono un punto di ingresso interessante: molte società di telecomunicazioni sono già attive nello sviluppo di un metaverso tangibile, dedicandosi al marketing commerciale dei contenuti, alle promozioni e ai servizi. “I tentativi di monetizzare il metaverso sono già in corso – commenta Natasha Rybak, Principal analyst of Global telecom consumer services di GlobalData -. Oltre a fornire connettività critica, i contenuti e l’intrattenimento sono percorsi ovvi per la commercializzazione di servizi al consumatore per le telecomunicazioni che già agiscono come aggregatori primari di servizi di streaming per i loro clienti consumer”.

Generare entrate dirette dai servizi on-demand

La maggior parte delle società di telecomunicazione già gestisce e fornisce agli utenti finali l’accesso a una serie di servizi aggregati di video e musica on-demand e offre strumenti che aiutano a creare contenuti generati dagli utenti e spazi online progettati dagli utenti. “Quando i modelli di business si cristallizzeranno – prosegue Rybak -, è probabile che saranno inquadrati in termini di generazione di entrate dirette, con modalità molto simili agli attuali approcci di monetizzazione basati sull’utilizzo dei dati, sull’accessibilità premium o privilegiata, o sulla qualità del servizio”.

Le società di telecomunicazioni stanno cercando di aprire un percorso accelerato verso l’accettazione del metaverso da parte dei consumatori, offrendo esperienze aumentate che aiutino a facilitare l’accesso dei clienti al proto-metaverso in evoluzione, utilizzando interfacce web standard e interfacce esplicitamente progettate per la compatibilità con i browser web degli smartphone. “Mentre si cerca di delineare il metaverso in evoluzione nell’ambito del più ampio passaggio alla vita digitale, si stanno già configurando gli elementi costitutivi per la futura modellazione dei servizi di telecomunicazione“, conclude l’analista.

Le tlc e il consolidamento

Se ne parla ormai da anni, in un clima di crescente attesa. Ma il consolidamento delle società di telecomunicazioni europee, che pure potrebbe portare a potenziali benefici, dovrà ancora superare alcune sfide significative prima di poter essere attuato. E’ un’altra delle rilevazioni di GlobalData, il cui analista senior Robert Pritchard spiega: “Gli investitori, il management dei vettori e l’Ue hanno individuato la relativa debolezza dell’Europa nel competere con i leader del mercato tecnologico negli Stati Uniti e in Cina”.

Le telecomunicazioni in Europa operano in un regime normativo frammentato e i continui problemi di proprietà, sicurezza e assegnazione delle licenze hanno ostacolato il consolidamento degli operatori storici. I governi nazionali continuano a influenzare il mercato attraverso il possesso di quote di partecipazione nei vettori e le cosiddette “golden share” che offrono diritti di veto su chi controlla gli operatori.

I “campioni nazionali”? Sempre più “ritardatari del mercato”

L’indagine mette in luce come l’aumento dei costi di investimento nelle tecnologie di accesso di nuova generazione e la crescente concorrenza stiano costringendo le società di telecomunicazioni a prendere in considerazione il ridimensionamento o il consolidamento. “Le società di telecomunicazioni hanno modificato i loro modelli di business a fronte dei costi di implementazione dei servizi di accesso di nuova generazione, come il 5G e la banda larga in fibra – afferma Gary Barton, direttore della ricerca di GlobalData -, e molti carrier hanno venduto le loro attività televisive e multimediali e hanno rifocalizzato le loro attività operative. L’alternativa alla cessione di asset è il consolidamento di scala”.

“L’esempio di come si è evoluto il mercato statunitense è un potente argomento a favore del consolidamento – conclude Pritchard -. Forse la sfida più grande alla combinazione delle telco europee è il concetto di ‘campione nazionale’, dove i vettori nazionali un tempo dominanti sono ancora visti come campioni, ma in molti casi stanno diventando dei ritardatari del mercato”.

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