LA RIUNIONE

Big del web in campo contro il terrorismo: primo summit a San Francisco

Facebook, Twitter & Co. incontrano i rappresentanti dei governi e dell’Onu nel primo evento del neonato forum globale. Obiettivo: unire gli sforzi per impedire ai malintenzionati di sfruttare Internet a fini criminali e di propaganda

Pubblicato il 01 Ago 2017

A.S.

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I big del Web danno forma alla loro alleanza contro l’uso di Internet a fini terroristici o criminali. Dopo aver dato vita il mese scorso al Forum globale con questo scopo, oggi si è svolta a San Francisco la prima riunione, che ha visto sedere fianco a fianco i rappresentanti di Facebook, Microsoft, Twitter, Youtube con rappresentanti dei Governi e delle Nazioni unite. Al summit ha preso parte anche Snap, la “casa madre” di Snapchat, che darà il suo contributo al database condiviso di immagini terroristiche che sarà messo in campo per porre un freno alla diffusione di uno stesso contenuto etichettato come violento o di propaganda su piattaforme diverse.

Nella riunione di oggi i colossi del web parteciperanno a un tavolo comune insieme a un’altra dozzina di compagnie minori, di Ong e di rappresentanti dei governi, Ue compresa, e dell’Onu, con una missione comune: collaborare per impedire ai terroristi di sfruttare Internet e i suoi strumenti per fare propaganda e per ogni altra attività criminale online.

Al forum partecipano anche il ministro dell’Interno britannico Amber Rudd e il vicesegretario alla sicurezza Usa Elaine Duke.

Questa prima riunione, spiegano le compagnie in una nota congiunta, servirà per formalizzare gli obiettivi di collaborazione e per individuare insieme alle società minori delle specifiche aree di supporto. Guerra al terrorismo sul web, spiegano, significa lotta alla sua promozione, propaganda e allo sfruttamento degli attacchi terroristici sulle piattaforme web e social.

Intanto, in coincidenza del summit di San Francisco YouTube pubblica un aggiornamento sulle nuove misure adottate sulla piattaforma per combattere la proliferazione di contenuti violenti, estremisti, di natura terroristica. In particolare, spiega la compagnia, l’uso più massiccio di tecnologie di intelligenza artificiale ha consentito di migliorare e velocizzare la rimozione di video controversi. Nell’ultimo mese, afferma YouTube, più del 75% dei video rimossi per contenuti estremisti violenti è stato eliminato prima ancora di ricevere un elemento di segnalazione umano. E su oltre 400 ore di contenuti caricati al minuto su YouTube, nell’ultimo mese le tecnologie di apprendimento automatico hanno consentito di raddoppiare sia il numero dei video violenti rimossi sia la velocità di rimozione.

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