SMART CITY

Il Covid non ferma Google, al via il progetto edilizio “Mountain View City”

Presentato il piano per un mega-campus tecnologico con case, negozi, parchi e spazi ricreativi, che si aggiunge ai progetti già annunciati da BigG per espandere le proprietà immobiliari e creare abitazioni e servizi “di vicinato” per i dipendenti

Pubblicato il 04 Set 2020

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La pandemia di coronavirus non cambia i progetti immobiliari dei big della Silicon Valley, almeno per quanto riguarda Google: l’azienda californiana, o meglio la sua capogruppo Alphabet, intende creare un nuovo campus tecnologico nella sede dove ha visto i natali, Mountain View. Il piano presentato (Middlefield Park Master Plan) all’amministrazione comunale prevede lavori su un’area di 40 acri (1 acro equivale a 4046,87 metri quadrati) per dar vita a un centro polifunzionale che, come una vera mini-città, include case, negozi e spazi ricreativi aperti al pubblico.

Il Middlefield Park Master Plan avrà fino a 1,33 milioni di piedi quadrati di spazio per uffici, 30.000 piedi quadrati (1 piede quadrato è circa 0,093 metri quadri) di aree per attività commerciali, fino a 1.850 unità abitative e 20.000 piedi quadrati di spazi per eventi, nonché 12 acri per strade, marciapiedi e verde pubblico.

Verde e spazi ricreativi aperti al pubblico

La città di Mountain View richiede a chi sviluppa un piano edilizio di includere sempre spazi residenziali e grandi magazzini. Ma Google vuole fare di più: il 20% della superficie destinata ad appartamenti sarà dedicato a unità abitative a costi calmierati.

Inoltre, Google resterà proprietaria della maggior parte del campus, ma gli spazi aperti sarà aperti al pubblico: chiunque potrà accedervi. Si tratta di parchi, un centro ricreativo con un campo da calcio e diverse piscine.

“Uno degli obiettivi è creare un quartiere capace di offrire i servizi necessari nelle vicinanze di dove si vive e si lavora, senza dover ricorrere alla macchina”, ha affermato Google, secondo quanto riportato dal Mountain View Voice.

Google ha messo sul piatto 1 miliardo di dollari

Questo progetto edilizio di Google (che ha come partner immobiliare la società australiana LendLease) si unisce a precedenti progetti presentati dall’azienda hitech per espandere le sue proprietà, come il campus di San Jose, 10 miglia a sud di Mountain View. Si tratta di un altro centro polifunzionale ma con un’estensione doppia rispetto a “Mountain View City” (80 acri e oltre 7 milioni di piedi quadrati), che include grattacieli, un grande centro di transito e hotel. Il progetto è ancora in visione presso le autorità di San Jose e l’eventuale approvazione è attesa per inizio 2021.

Il ceo di Google, Sundar Pichai, ha anche annunciato a inizio anno che l’azienda investirà 1 miliardo di dollari per far costruire almeno 15.000 nuove case nell’area della Baia di San Francisco; per la maggior parte di questo progetto basterà convertire terreni già di proprietà di Google in aree residenziali. Pichai ha svelato che oltre 45.000 dipendenti di Google vivono in quest’area.

Altre tech companies, tra cui Facebook e Microsoft, hanno piani edilizi simili: la zona di San Francisco è densamente popolata da dipendenti delle aziende della Silicon Valley. Le case disponibili scarseggiano e i prezzi sono, di conseguenza, alle stelle: abitare nella Bay area costa almeno il doppio della media della California, di per sé già uno degli Stati più costosi degli Usa.

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