LA TRIMESTRALE

News Corp, il digitale spinge i conti. In vista accordi con Google e Facebook

Nel primo trimestre fiscale la compagnia torna all’utile: profitti a 68 milioni di dollari contro un rosso da 15 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. In crescita del 20% la unit servizi digitali. A lavoro con i big del web per attrarre più abbonati

Pubblicato il 10 Nov 2017

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News Corp cresce nel digitale e si allea con Google e Facebook. Nel primo trimestre fiscale la compagnia ha visto crescere del 20%, a 270 milioni, la divisione servizi digitali. Per il Ceo Robert Thomson, queste attività “sono sulla strada giusta per una crescita significativa nei trimestri a venire”. Nella divisione libri il fatturato è cresciuto del 3% a 401 milioni di dollari. Nella divisione delle reti via cavo le vendite sono salite del 13% a 145 milioni. Thomson ha spiegato di “avere buone ragioni per essere ottimista sul futuro delle nostre attività media premium, alla luce dei notevoli cambiamenti accordati con Google nell’indicizzazione di contenuti d’informazione”. Il riferimento è alla disponibilità di Google a mettere fine al programma chiamato First Click Free, che consentiva agli internauti di leggere gratuitamente articoli trovati su Google Notizie altrimenti sottoposti a un paywall. La mossa potrebbe portare a un aumento degli abbonamenti sui siti che richiedono una registrazione, una fonte di ricavi essenziale in tempi di inserzioni pubblicitarie in calo su carta stampata. Il Ceo di News Corp ha spiegato che “questi cambiamenti seguono quasi un decennio di pressing fatto da News Corp, che ha portato il mondo a comprendere la minaccia a e le opportunità per il giornalismo di qualità nell’era digitale. Stiamo continuando le nostre discussioni con Google e Facebook su come facilitare ulteriormente gli abbonamenti e la condivisione consentita di dati personali”, cosa che permetterebbe (grazie anche all’intelligenza artificiale) ai gruppi editoriali di affinare la vendita di abbonamenti rendendoli su misura.

Il primo trimestre fiscale è anche quello del ritorno all’utile. Grazie a un calo delle spese a fronte di una contrazione degli introiti pubblicitari su carta stampata, News Corp è riuscito a tornare all’utile nel suo primo trimestre fiscale dell’esercizio 2018. L’azienda che pubblica, tra gli altri, il Wall Street Journal e The Sun, ha registrato profitti attribuibili ai suoi soci di 68 milioni di dollari nei tre mesi al 30 settembre scorso contro un rosso da 15 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli utili per azione sono stati di 12 centesimi contro una perdita di 3 centesimi dell’anno precedente. Al netto di voci straordinarie, gli utili per azione sono passati a 7 centesimi da una perdita di 1 centesimo del periodo luglio-settembre 2016. Le stime degli analisti sono state superate di 6 centesimi. I ricavi trimestrali sono saliti del 5% a 2,06 miliardi di dollari da 1,97 miliardi dello stesso arco temporale dell’esercizio precedente, oltre il consenso fermo a 1,98 miliardi.

In particolare, la divisione “News and information”, quella che genera poco meno di due terzi del fatturato totale, ha visto un aumento delle vendite del 2% a 1,24 miliardi. In questa divisione, gli introiti da pubblicita’ sono rimasti fermi rispetti a 12 mesi prima dopo vari trimestri in calo, con un “modesto” incremento per quelli digitali che e’ stato controbilanciato dalla “debolezza” di quelli su carta stampata; le vendite in edicola e da abbonamenti sono salite del 3% grazie al contributo dell’agenzia Dow Jones e a un aumento del prezzo di copertina nelle controllate News Corp Australia e News UK. Rispetto al fatturato totale di questa divisione, il 27% è arrivato dal digitale ossia il 3% in più sull’anno precedente. Nel periodo di riferimento il Wall Street Journal contava 1,318 milioni di utenti digitali attivi quotidianamente nei tre mesi al 30 settembre contro i 967 mila di 12 mesi prima.

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