LA RICERCA

Pmi italiane lontane dal web: solo un terzo ha un sito, una su 5 è “social”

I dati del rapporto Cer: dati più positivi dai giovani imprenditori. Il 65% è attivo online, il 45% è pronto all’e-commerce. Ivan Lo Bello (Unioncamere): “Serve un rinascimento digitale, prima lo facciamo e più aziende saranno competitive”

Pubblicato il 10 Mar 2017

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“Solo una Pmi su tre è attiva sul Web, mentre solo una su cinque utilizza i social media”. Così Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamere, sintetizza i dati emersi da rapporto sull’integrazione internazionale e l’occupazione in Italia del Cer, Centro europeo ricerche, presentato oggi nella sede di Invitalia. Una tendenza da invertire, secondo Lo Bello: “Serve un rinascimento digitale – afferma – più rapidamente lo facciamo più aziende saranno capaci di competere”.

A testimoniare però che la fotografia attuale delle piccole e medie imprese e della loro presenza su Internet è destinata a cambiare ci sono i dati sulle nuove generazioni, quegli under 35 che più di altri trainano la crescita del tessuto imprenditoriale italiano: “Il 65% delle imprese guidate dai giovani – aggiunge il presidente di Unioncamere – nasce infatti già attiva sul web, il 57% ha una sito internet o una pagina Facebook, mentre il 45% è pronto o si sta organizzando per vendere online”. Nel 2016, conclude Lo Bello, il numero di imprese giovanili “è avanzato di 64mila unità a fronte di un incremento nazionale di poco più di 41mila aziende”.

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