USA

Silicon Valley, appello a Trump: “Proteggere gli immigrati irregolari”

I Ceo di Apple, Facebook, Microsoft, Amazon insieme ad altri centinaia di businessmen chiedono al presidente Usa di non smantellare il programma di Obama per la tutela dei minori senza permesso: “Rappresentano il futuro della nostra nazione e della nostra economia”

Pubblicato il 01 Set 2017

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Facebook, Mark Zuckerberg, e altri capi di aziende tecnologiche hanno scritto una lettera al presidente americano Donald Trump affinché lasci intatto un provvedimento deciso dal suo predecessore Barack Obama in tema di immigrazione. Si tratta del programma Deferred Action for Childhood Arrivals (Daca) che evita un’espulsione per gli immigrati privi di permesso di soggiorno che entrarono in Usa da bambini.

Il Congresso controllato dai repubblicani sta rivedendo il programma. Nella lettera Zuckerberg e altri chiedono all’inquilino della Casa Bianca di mantenere il Daca sostenendo che l’economia Usa perderebbe centinaia di miliardi di dollari se lavoratori e studenti attualmente protetti dal provvedimento fossero oggetto di espulsione.

Si stima che circa 800.000 persone ne sarebbero colpite. “La nostra economia perderebbe 460,3 miliardi di dollari di Pil e 24,6 miliardi di contributi” vari, si legge nella missiva pubblicata sul sito FWD.us, un gruppo dedicato alla riforma dell’immigrazione fondato dal Ceo di Facebook. Tra i firmatari ci sono Jeff Bezos, Sundar Pichai e Satya Nadella, rispettivamente Ceo di Amazon, Google e Microsoft. “Io sto con i Dreamers – le persone giovani portate nel nostro Paese dai loro genitori”, ha scritto Zuckerberg in un post sul social network aggiungendo: “Abbiamo bisogno di un governo che protegge i Dreamers” perché “quelle giovani persone rappresentano il futuro della nostra nazione e della nostra economia”.

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