IL RAPPORTO

Sul web fin da piccoli: per gli under 13 tanti rischi e poche difese

Report Telefono Azzurro e Doxa Kids: cresce l’utilizzo del web da parte dei giovanissimi, in particolare su Facebook&Co. Fra bambini e adolescenti prevale una sottovalutazione dei rischi a lungo termine. In aumento sexting e ricatti online

Pubblicato il 07 Feb 2017

Andrea Frollà

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Cresce l’utilizzo del web da parte dei giovanissimi, in particolare è costante la crescita di utenti under 13, le cui giornate sono caratterizzate da una frequente presenza fra le pagine e le chat dei principali social network. Il 73% di essi usa abitualmente Whatsapp, il 44% Facebook, seguito da Instagram (35%), Snapchat (13%) e Twitter, il 10,8%. Tra questi il 48% ha paura di incontrare su internet persone che non sono chi dicono di essere; il 41% teme di essere contattato da estranei che chiedono numero di telefono e indirizzo o in generale informazioni personali; il 41% teme di ricevere richieste sessuali da adulti o di essere molestati nelle app di gioco (36%).

Sono alcuni dei dati che emergono da un’indagine condotta da Telefono Azzurro insieme a Doxa Kids e illustrati ieri nel corso dell’evento ”Insieme per un web piu’ sicuro – Be the Change: unite for a better Internet”, un appuntamento organizzato a Roma alla Camera dei Deputati in occasione del XIII Safer Internet Day 2017, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione europea e celebrata oggi in contemporanea in oltre 100 nazioni di tutto il mondo.

Il web in generale non viene percepito come un posto sicuro, ma terreno di hate speech e contenuti offensivi, soprattutto che riguardavano l’orientamento sessuale (23%). Fra bambini e adolescenti prevale una sottovalutazione dei rischi a lungo termine. Il 12% pensa che il sexting non abbia conseguenze negative. In pochi conoscono l’impatto fortemente nocivo della pornografia sui più giovani. Secondo il 17% i coetanei fanno ‘molto’ uso di pornografia. Il 10% ammette di aver visitato con continuità siti pornografici, compresi i 12enni. Un ulteriore uso ad alto contenuto di rischio del web riguarda poi il dato degli acquisti online. Infatti il 44% di essi lo fa regolarmente, il 23% a insaputa dei genitori (il 25% sono 12-13enni).

“’I bambini entrano precocemente nel mondo delle nuove tecnologie e di internet. Il numero di minori under 13 attivi sui social è infatti in aumento, nonostante siano al di sotto dell’età minima per l’iscrizione – ha dichiarato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro -. Occorrono risposte immediate e congiunte a tutela dei bambini e degli adolescenti in Rete. È necessario implementare sistemi di verifica e controllo dell’età anagrafica, per proteggerli dall’accesso a siti inappropriati e lesivi, quali quelli pornografici. È inoltre di primaria importanza sviluppare una regolamentazione in tema di uso del denaro e di acquisti online, incrementando la sensibilità della società civile e delle Istituzioni su questo fenomeno. Il ruolo della famiglia è cruciale – sottolinea – molti genitori non conoscono i possibili i comportamenti dei figli online e i relativi rischi: il 67% non sa cosa sia il sexting e l’81% non conosce il fenomeno del sextortion”.

I risultati dell’indagine completa, condotta su un campione di 609 figli tra i 12 e 18 anni e 613 genitori, verranno inseriti fra i contenuti dell’ebook ‘Il Nostro Post(o) nella rete’ guida operativa realizzata per far conoscere e orientare gli utenti, nella gestione di alcune problematiche connesse all’utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei più giovani. Si rivolge, in particolare, ad adulti di riferimento, genitori, insegnanti, operatori del sociale e della salute mentale, a professionisti dell’infanzia e, in generale, a tutti coloro che sono coinvolti nelle tematiche in questione o semplicemente interagiscono con il mondo giovanile. Un manuale gratuito strutturato in due parti: una sezione dedicata all’approfondimento di argomenti come il cyberbullismo e hate speech, adescamento online, sexting e espressione della sessualità nella rete, la fruizione della pornografia, uso del denaro, giochi. Poi una sezione con i riferimenti dei servizi a cui è possibile rivolgersi a livello regionale, qualora ci si trovi a dover gestire una situazione problematica.

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