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E-procurement: a quota 6,5 miliardi i contratti Ict Consip, spinta su cloud e digital health

Attivato il 46% dello “scaffale di offerta” complessivo per gli acquisti tech della pubblica amministrazione. In cima alla lista gli investimenti in servizi strategici: valgono 5,2 miliardi

Pubblicato il 19 Ott 2022

pa digitale

Per la digitalizzazione della Pa italiana sono già stati attivati contratti per 6,5 miliardi di euro destinati all’acquisizione di beni e servizi Ict, pari al 46% dello “scaffale di offerta” complessivo (14,1 miliardi), secondo quanto fa sapere Consip. I dati sono aggiornati al 30 settembre 2022.

All’interno dello “scaffale Ict” − che comprende infrastrutture e reti, licenze software, apparati e macchine per ufficio, telefonia e comunicazione, servizi professionali, servizi di sicurezza − una posizione rilevante è occupata dall’offerta di servizi strategici Ict, che fa segnare contratti già attivati per un valore complessivo di oltre 5,2 miliardi (un totale di 46 lotti).

Si tratta di iniziative che coprono tutta le esigenze delle pubbliche amministrazioni nel loro percorso di trasformazione digitale − dall’adozione di modelli cloud per piattaforme, infrastrutture e software alla progettazione ed erogazione di servizi digitali, dalla gestione del patrimonio informativo fino alla cybersecurity − e sono anche funzionali alla attuazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

La Pa investe in servizi strategici Ict

Consip fa sapere che, sui contratti per “servizi strategici Ict” le amministrazioni hanno già effettuato acquisti per quasi 1,8 miliardi di euro, mentre il valore residuo ordinabile al 30 settembre 2022 è ancora di oltre 3,4 miliardi (il 52% dell’offerta totale di 6,5 miliardi di euro).

Tra le iniziative di maggior successo ci sono i servizi applicativi in ottica cloud (con acquisti delle Pa per oltre 1 miliardo), ma anche digital transformation (con acquisti delle Pa per 237 milioni, pari al 60% del valore complessivo del contratto) e servizi di data management e Pmo (con acquisti delle Pa per 376 milioni, che rappresenta quasi la totalità del massimale disponibile).

Le iniziative: cloud, e-health cybersecurity, dati

Nel dettaglio, i contratti disponibili riguardano le seguenti iniziative:

  • Public cloud Iaas e Paas, per l’acquisizione di servizi cloud di tipo IaaS (Infrastructure-as-a-service) e PaaS (Platform-as-a-service), dei servizi di supporto per pianificare e definire la migliore strategia di migrazione al cloud e dei correlati servizi professionali e tecnici. Valore contratto disponibile al 30 settembre: 963 milioni di euro.
  • Sanità digitale – sistemi informativi clinico assistenziali, per l’acquisizione di servizi espressamente dedicati ai sistemi di Telemedicina” e “Cartella clinica elettronica riguardanti sviluppo software, migrazione applicativa, configurazione, personalizzazione e manutenzione, conduzione applicativa e infrastrutturale. Valore contratto disponibile al 30 settembre: 951 milioni di euro.
  • Sanità digitale – sistemi informativi sanitari e servizi al cittadino, per l’acquisizione di servizi applicativi dedicati a Centri unici di prenotazione (Cup), l’interoperabilità di dati sanitari, piattaforme applicative, portali e app e i servizi di supporto (di cui al momento sono attivi solo i lotti dedicati ai servizi di supporto). Valore contratto disponibile al 30 settembre: 90 milioni di euro.
  • Iniziative per la cybersecurity, una gara per l’erogazione di servizi di sicurezza “on premises” (cioè presso la Pa) per gli “strumenti di gestione, protezione email, web e dati”, l’altra per i servizi di sicurezza “da remoto” (cioè presso il fornitore) – dedicata ai servizi di protezione delle infrastrutture e delle informazioni della PA, di misurazione dello stato della sicurezza dei sistemi informativi e di supporto nella identificazione dei “fabbisogni”. Valore contratto disponibile al 30 settembre: 714 milioni di euro.
  • Servizi applicativi in ottica cloud e Pmo, che mette a disposizione un catalogo di servizi It per la realizzazione di applicazioni cloud-native, la migrazione al cloud, l’evoluzione delle applicazioni esistenti, nonché servizi di Pmo a supporto della PA nella pianificazione dei progetti It. Valore contratto disponibile al 30 settembre: 489 milioni di euro.
  • Digital transformation per l’acquisizione di servizi di supporto per la definizione della strategia digitale dell’amministrazione, il disegno del modello e dei processi di erogazione dei servizi digitali, la progettazione della transizione digitale e l’affiancamento durante tale processo. Valore contratto disponibile al 30 settembre: 158 milioni di euro.
  • Public cloud Saas – Business intelligence, che mette a disposizione delle Pa un catalogo di servizi erogati in modalità cloud Saas (Software as a service) comprendente funzionalità di business intelligence, raggruppati in appositi pacchetti. Valore contratto disponibile al 30 settembre: 81 milioni di euro.
  • Servizi di data management, che mette a disposizione servizi applicativi e professionali per la realizzazione di soluzioni informatiche di valorizzazione del patrimonio informativo delle Pa e di modelli dati di supporto ai processi decisionali. Valore contratto disponibile al 30 settembre: 8 milioni di euro.

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