Saranno 100mila le nuove assunzioni previste dalla PA locale entro fine anno. Traguardo reso possibile dall’accordo quadro per la gestione di concorsi pubblici “smart” siglato tra Anpci Servizi – divisione operativa dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia – e Recrytera, azienda del gruppo Dromedian. Il protocollo si estende anche agli enti locali fino a 15mila abitanti e coinvolge oltre 7.900 realtà territoriali. Secondo le proiezioni del ministero PA, grazie allo sblocco del turnover e del Pnrr, si punta all’assunzione di 4 milioni di nuovi dipendenti entro il 2028.
“L’accordo ci consente di dare una risposta urgente alla carenza di organico, in particolare, nei piccoli comuni italiani – commenta Franca Biglio, presidente di Anpci -. Un deficit tanto strutturale quanto annoso; un vero e proprio gap di competenze da colmare celermente per non mettere a rischio anche l’attuazione dei progetti di sviluppo e transizione digitale dei piccoli comuni rientranti nel Pnrr che devono trovare realizzazione entro il 2026″.
Il servizio di Recrytera
L’azienda, si legge in una nota, “supporterà i piccoli comuni nella gestione di tutte le procedure concorsuali nel rispetto di tutti in requisiti normativi sulla digitalizzazione, innalzando il livello di sicurezza ed efficienza del processo di assunzione”.
Recryrera fornirà un servizio “chiavi in mano” ai comuni di Anpci, che azzera il possibile contenzioso e garantisce l’equità digitale tra i candidati, abbandonando l’utilizzo del proctoring, ossia del concorso da remoto.
La “Piattaforma Concorsi Smart” di Recrytera è un gestionale di reclutamento di personale nella pubblica amministrazione, totalmente dematerializzato. Con una dotazione di 40.000 tablet con sim, unica in Italia, l’azienda dispone di oltre 50 hub digitali su tutto il territorio e può arrivare a gestire 80.000 concorrenti al giorno. Nel 2021, sono stati più di due milioni i candidati vagliati attraverso il software della “Piattaforma Concorsi Smart”.
Le figure più richieste
In Italia, i complessivi 5.543 piccoli comuni (fino a 5mila abitanti) rappresentano il 73% del totale dei comuni italiani, per una popolazione di oltre 10milioni di abitanti (il 18% della popolazione italiana).
Piemonte, Lombardia e Veneto detengono il maggior numero di questi enti territoriali a densità limitata. Tra le carenze di personale spiccano gli amministrativi e gli addetti ai servizi anagrafici ma anche i ruoli di segreteria generale. Sul fronte del Pnrr invece, la selezione riguarda perlopiù risorse profilate e formate con elevate competenze tecniche.