RECRUITING

Pnrr, si apre la caccia online agli esperti: via al portale InPA

Si punta ad assumere 1 milione di persone in 5 anni con contratti a termine. Il ministro Brunetta: “Il 40% potrà essere confermato”. Il sito di matching tra domanda e offerta di lavoro servirà anche per il reclutamento ordinario. Concorsi digitali e assunzioni in 90 giorni

Pubblicato il 23 Nov 2021

InPA portale

Nei prossimi cinque anni nella Pubblica amministrazione ci sarà oltre un milione di nuovi assunti a tempo determinato grazie ai progetti e alle risorse del Pnrr. Lo ha ribadito il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta presentando il nuovo Portale nazionale del reclutamento inPA.gov.

Arriva così il debutto operativo per la piattaforma digitale unica di accesso al lavoro nella Pubblica amministrazione sviluppata dal Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con Almaviva e che si avvarrà della partnership con Linkedin.

Il portale aggrega l’offerta di lavoro della Pa e le candidature dei professionisti superando le lungaggini della burocrazia: grazie ai concorsi solo digitali la selezione avverrà in meno di 100 giorni.

“I concorsi oggi sono solo digitali e questo fa sì che si concludano, dal bando alla determinazione dei vincitori, in meno di 100 giorni. La media è di 87 giorni”, ha detto Brunetta. “Questo è ancora un anno di emergenza e di ripresa, i prossimi saranno gli anni del boom”, ha proseguito il ministro. “Nei prossimi 5 anni assumeremo 1,3 milioni di professionisti che dovranno aiutare le pubbliche amministrazioni a progettare le risorse del Pnrr. Il nuovo portale InPa servirà a reclutare questo capitale umano”.

Il nuovo portale inPa lavorerà anche per il reclutamento ordinario della Pa. Essendo sbloccato il turnover, dall’anno prossimo il ministro Brunetta prevede “circa 100-120mila nuove assunzioni all’anno nella Pa per via ordinaria, con contratti di lavoro a tempo indeterminato. Nei prossimi 5 anni avremo quindi 500mila-600mila nuove assunzioni nella struttura ordinaria della Pa”.

Il piano di assunzioni in connessione col Pnrr

“I 250 miliardi del Pnrr avranno bisogno di specialisti e professionisti”, ha indicato Brunetta. Lo prevede lo stesso Piani di ripresa e resilienza e le nuove risorse umane saranno pagate all’interno del Pnrr”.

Questi nuovi assunti (1-1,3 milioni di persone in cinque anni con contratti 3+2 e a termine) sarà “forza lavoro variamente specializzata”, ha detto Brunetta. Alla fine del quinquennio la legge prevede che il 40% di queste persone possano essere assorbite della pubblica amministrazione in forma ordinaria attraverso una procedura concorsuale.

“Invito tutti i professionisti a mettere i loro curricula nel portale della Pa”, ha aggiunto Brunetta. Quest’anno “‘supereremo la solita burocrazia che ci rallenta”.

Il portale InPA oggi conta già oltre 95.000 iscritti, di cui 47% donne e 53% uomini e un bacino “da cui attingere” di 5,6 milioni professionisti censiti. Il portale è anche collegato con Linkedin, con oltre 15 milioni di professionisti iscritti.

InPA: incontro online tra domanda e offerta di lavoro nella Pa

Il Portale inpa.gov.it ha l’obiettivo di rendere veloce e trasparente il reclutamento nel pubblico impiego e di innalzare la qualità del capitale professionale delle pubbliche amministrazioni. I professionisti possono inserire il proprio curriculum, le proprie esperienze e le proprie competenze; indicare le proprie preferenze; essere informati dei bandi adatti al loro profilo professionale; ricercare nella banca dati unica delle opportunità offerte dalla Pa; e candidarsi per le varie opportunità di lavoro.

Da parte loro le pubbliche amministrazioni possono registrarsi in modalità self-service e attingere a un potente strumento di recruiting; ricercare nella banca dati dei professionisti del Portale i profili più adatti al proprio fabbisogno, informarli e invitarli a partecipare alle selezioni; pubblicare bandi e avvisi e gestirne l’iter in modalità informatizzata sino alla relativa conclusione; monitorare le candidature e le liste di professionisti iscritti.

Caccia aperta alle competenze specialistiche

Come primo caso concreto, ci sarà l’assunzione di 1000 professionisti, sempre previsti dal Pnrr, per il supporto alle amministrazioni territoriali nella gestione dei procedimenti amministrativi complessi ovvero per la semplificazione. Il portale raccoglierà tutte le candidature e renderà disponibile alle Pa interessate l’elenco dei professionisti che si sono candidati ai singoli avvisi.

Si tratta di figure di segmento alto, ha chiarito Brunetta, mentre le altre risorse che arriveranno per il Pnrr saranno costituite da “tecnici professionisti diretti e indiretti”, ma i dettagli sono da definire in corso d’opera in base ai progetti che saranno avviati. Sui salari, ha affermato il ministro, “sarà necessario un processo evolutivo legato ai contratti a termine, magari legata a una premialità del contratto a termine. Ma la mia preoccupazione non è questa, quanto piuttosto di trovare le specializzazione sul mercato”, ovvero trovare le persone con le competenze necessarie per realizzare i progetti.

Gli obiettivi di InPA

A regime, entro il 2023, il Portale ospiterà anche i bandi dei concorsi pubblici ordinari, in sinergia con la Gazzetta Ufficiale, nonché le procedure di mobilità dei dipendenti pubblici.

InPa – istituito originariamente dalla legge 56/2019, inserito nel Pnrr e disciplinato definitivamente dal decreto legge n. 80/2021 (convertito con la legge n. 113 del 6 agosto 2021) – sarà il luogo del cambiamento della Pa: lo spazio in cui fotografare in tempo reale il rinnovamento del capitale umano pubblico e in cui le offerte di lavoro si incontreranno in modo concreto, trasparente e in tempo reale con le aspettative e le competenze di milioni di professionisti.

Registrandosi al Portale InPa tramite Spid, i cittadini potranno quindi caricare i propri dati, il percorso formativo, le specializzazioni, le competenze e le esperienze professionali nel form appositamente predisposto per garantire la sicurezza dei dati sensibili.

Per la ricerca e il reclutamento dei profili professionali necessari alle pubbliche amministrazioni, InPa si avvarrà anche delle banche dati specifiche dei professionisti iscritti agli Albi e di quelle delle professioni non ordinistiche. A tal fine, il 16 luglio scorso è stato siglato un Protocollo d’intesa tra il Dipartimento Funzione pubblica e ProfessionItaliane, che riunisce la Rete delle professioni tecniche e i Cup: un universo di circa 1,5 milioni di professionisti.

Analogamente, il 4 agosto, è stato sottoscritto il Protocollo con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (oltre 120 mila professionisti) e con Assoprofessioni, che organizza circa 50mila addetti appartenenti alle professioni non regolamentate (tra le quali gli esperti ambientali e di sicurezza del lavoro). Altri analoghi protocolli sono in corso di definizion

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati