L'INIZIATIVA

Didattica a distanza senza consumare Giga, le telco rispondono all’appello del Governo

Tim, Vodafone e WindTre presentano i piani dedicati: gli studenti potranno seguire le lezioni online senza intaccare il traffico dati degli abbonamenti mobili

Pubblicato il 18 Nov 2020

scuola

Didattica a distanza senza consumare giga. Da oggi le studentesse e gli studenti potranno seguire le lezioni online senza consumare il traffico dati degli  abbonamenti ai telefoni cellulari. I ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano hanno invitato i principali operatori di telefonia mobile a identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto. Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l’invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti.

La ministra  Azzolina spiega che “quando si affronta un’emergenza come quella che stiamo vivendo serve davvero il sostegno di tutti. Da marzo ad oggi lo Stato ha già investito oltre 400 milioni per il digitale a scuola. Iniziative come questa rafforzano l’impegno per supportare studentesse e studenti. Ringrazio chi ha aderito al progetto”.

“L’impatto, anche economico, della didattica a distanza sulle famiglie, già pesantemente provate dalle conseguenze della pandemia è un nodo a cui le istituzioni devono una risposta fatta di soluzioni concrete – sottlinea la ministra Bonetti – La sinergia raggiunta oggi con le società di telecomunicazioni è un passo che guarda in special modo alle situazioni familiari di maggiore disagio, che sono quelle più gravemente esposte al rischio di esclusione sociale e di povertà educativa. La priorità resta quella di garantire pari opportunità di accesso ad un diritto primario, l’istruzione, a tutte le studentesse e gli studenti del nostro Paese ed evitare con ogni sforzo gap educativi difficilmente colmabili per i nostri ragazzi”.

Per il ministro Patuanelli “così come nella prima fase di questa pandemia, le società di telecomunicazioni si mostrano collaborative con il Governo per garantire continuità del servizio di connessione, mantenendo elevati livelli di assistenza e agevolando, per tutte le famiglie, le attività essenziali come lo smartworking e la didattica a distanza. La connettività è diventata un elemento imprescindibile di inclusione sociale e si conferma sempre più essenziale per la crescita e lo sviluppo del Paese”.

La ministra Pisano ha ringraziato le società di telecomunicazioni “per aver risposto prontamente e positivamente all’invito rivolto loro dal Governo. Siamo chiamati ad affrontare sfide complesse come formare i nostri giovani con la didattica a distanza. Il modo più efficace per farlo – ha aggiunto – e anche quello più etico è di creare progetti di solidarietà in cui pubblico e privato mettono insieme le loro energie per l’interesse della collettività”.

Le offerte degli operatori

Già a partire da domani i giovani clienti di Vodafone potranno accedere alle principali piattaforme di didattica a distanza senza consumare i Giga della propria offerta.

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Gli studenti interessati potranno attivare Pass Smart Meeting accedendo all’app My Vodafone oppure nell’area Fai da te del sito Vodafone.it L’offerta è senza costi e si disattiverà automaticamente dopo tre mesi.

Già la scorsa primavera Vodafone aveva eliminato il limite di Giga per i ragazzi dalle Scuole Superiori e aveva dato ai giovani studenti la possibilità di accedere alle principali piattaforme di didattica a distanza senza consumare i Giga della propria offerta sino alla fine dell’anno scolastico.

Vodafone ha potenziato la sua rete fin dalle prime fasi dell’emergenza per rispondere alla forte richiesta di traffico e garantire la piena operatività: grazie alla potenza della Giga Network di Vodafone, milioni di persone hanno potuto restare in contatto tra loro, lavorare da casa, informarsi, studiare e intrattenersi. Numerose sono le iniziative messe in campo a sostegno di clienti, dipendenti, imprese di tutto il territorio nazionale e della comunità. Sono stati realizzati interventi ad hoc, come quello che ha consentito di collegare il nuovo ospedale di Cuasso (VA), il nuovo ospedale Fiera Milano, l’ospedale di Verduno (CN) e di aumentare la capacità di rete per l’Ospedale Niguarda di Milano. Infine, attraverso la sua Fondazione, Vodafone ha dato un sostegno concreto alle realtà impegnate in prima linea nella lotta al Coronavirus attraverso donazioni, raccolte fondi e dispositivi di connettività per la comunità.

La formazione dei docenti

“Le risorse investite per la didattica digitale integrata, a valere sul Piano nazionale scuola digitale e sulle risorse Pon ammontano a 413,9 milioni con cui sono stati finanziati 34.183 progetti autorizzati. Sono i dato che la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina ha reso noti in occasione del question time alla Camera a un’interrogazione del M5s. “L’utilizzo di metodologie didattiche innovative – ha sottolineato la ministra – non può prescindere da un’adeguata formazione dei docenti e del personale scolastico rispetto alle nuove tecnologie, anche per capitalizzare e potenziare le esperienze e le competenze maturate in occasione della sospensione della didattica in presenza”.
“Con i provvedimenti varati nei mesi precedenti – ha proseguito – il Governo ha stanziato apposite risorse dedicate proprio alla formazione del personale scolastico sulla didattica digitale integrata, coinvolgendo oltre 572 mila docenti. Più dei 2/3 del totale”. E’ stato inoltre promosso “il programma ‘Formare al Futuro”, curato dai Future Labs, scuole polo per la formazione sul digitale, che ha consentito di formare on line, nei due mesi estivi, oltre 8.000 docenti attraverso 97 iniziative formative. E tale programma sta proseguendo con molti altri corsi. Entro l’anno sarà attiva la nuova piattaforma dedicata alle lezioni”.
“La scuola è importantissima non soltanto per l’acquisizione dei ‘saperi’ ma anche per le relazioni e la socialità, aspetti tutt’altro che secondari – ha rilevato la ministra – difenderò, quindi, nel faticoso bilanciamento dei diritti che l’attuale pandemia impone, gli studenti e il loro diritto allo studio, avendo chiaro quanto sia fondamentale, per il futuro delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, garantire che l’attività didattica sia svolta in presenza. Tuttavia ritengo che la didattica digitale rappresenti oggi un’occasione e una sfida per ripensare la scuola del futuro”.
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