La Commissione Europea ha lanciato una consultazione mirata per raccogliere feedback in vista della decisione strategica sull’utilizzo futuro delle bande di frequenza 1980-2010 MHz e 2170-2200 MHz, note come banda Mss 2 GHz dell’Unione Europea, attualmente dedicate ai Servizi Mobili via Satellite (Mobile Satellite Services).
Indice degli argomenti
Un passaggio cruciale per il futuro delle comunicazioni satellitari
La consultazione, aperta fino al 30 giugno 2025, mira a valutare la domanda di mercato, le intenzioni degli operatori attuali e i piani di eventuali nuovi entranti. L’obiettivo è definire un quadro equilibrato che favorisca innovazione e concorrenza, evitando interruzioni nei servizi e garantendo la continuità operativa.
La decisione avrà un impatto diretto sul futuro della connettività satellitare in Europa, in un momento storico in cui reti terrestri e satellitari convergono per abilitare servizi digitali avanzati e resilienza infrastrutturale, anche in contesti remoti o di emergenza.
Uno sguardo al passato: autorizzazioni in scadenza
Nel 2009, al termine di una procedura di selezione a livello comunitario, la Commissione assegnò a Inmarsat (oggi Viasat) e a Solaris (oggi Echostar) il compito di fornire servizi MSS su scala europea. Gli Stati membri concessero autorizzazioni nazionali d’uso della banda, valide per un periodo di diciotto anni. Tali autorizzazioni giungeranno a scadenza nel maggio 2027.
Scenari post-2027 e analisi tecnica
In vista di questa scadenza, la Commissione ha chiesto al Radio Spectrum Policy Group (Rpsg) di esaminare gli scenari d’uso futuri della banda oltre il 2027. Il parere del Rspg è stato adottato a febbraio 2024, in parallelo a uno studio tecnico e normativo commissionato per valutare lo stato attuale dei servizi e del quadro regolatorio.
Verso una nuova strategia europea
Le informazioni raccolte attraverso la consultazione costituiranno la base per una decisione europea sulla rinnovo totale o parziale delle licenze esistenti e/o sull’avvio di una nuova procedura di selezione. La Commissione, con il supporto degli Stati membri, intende orientarsi secondo gli obiettivi strategici dell’Ue, bilanciando esigenze industriali, stimolo all’innovazione e tutela della continuità del servizio.
Questa fase di ascolto rappresenta quindi un passaggio essenziale nella definizione della futura politica europea dello spettro radio, in un settore che si conferma sempre più centrale per l’autonomia digitale, la sovranità tecnologica e la connettività del continente.
Banda larga satellitare, l’impegno dell’Unione europea
La Ur ha definito in questi anni una strategia ad hoc per spingere la connettività satellitare. Al centro Iris2 che offrirà maggiori capacità di comunicazione agli utenti governativi e alle imprese, garantendo nel contempo la banda larga Internet ad alta velocità per far fronte alle zone morte della connettività. Questa costellazione multi-orbitale combinerà i benefici offerti dai satelliti Low Earth (Leo), Geostationary (Geo) e Medium Earth Orbit (Meo). È destinato a fornire servizi di comunicazione sicuri all’UE e ai suoi Stati membri, nonché connettività a banda larga per i cittadini europei, le imprese private e le autorità governative. I servizi governativi mirano a fornire connettività sicura agli utenti governativi per garantire capacità resilienti e mondiali agli Stati membri. I servizi commerciali devono essere forniti da partner commerciali che offrono servizi competitivi con tecnologie all’avanguardia. Nell’ottobre 2024 la Commissione europea ha aggiudicato al consorzio SpaceRISE un contratto di concessione di 12 anni per lo sviluppo, la diffusione e la gestione del sistema satellitare dell’Unione per la connettività sicura Iris2.
Gli altri progetti di tecnologia satellitare in Europa
Il progetto Saber (finalizzato) ha riunito le autorità regionali e le parti interessate al fine di affrontare il divario digitale nell’UE-27 e garantire la copertura della banda larga per tutti. L’iniziativa ha stabilito le condizioni per un contributo efficiente ed efficace dei sistemi satellitari a sostegno del conseguimento degli obiettivi fissati nell’agenda digitale europea (Dae).
Il progetto Bresat (finalizzato) ha fornito informazioni sulla copertura della banda larga per regione, studi di casi di diffusione della banda larga via satellite, criteri chiave e migliori pratiche per il successo della diffusione, potenziali fonti di finanziamento, analisi costi-benefici, orientamenti per lo sviluppo di business case, nonché l’organizzazione di seminari ed eventi di divulgazione in tutta Europa.
Finanziamenti europei per l’accesso alla banda larga via satellite
L’obiettivo dell’Unione europea è massimizzare la connettività a banda larga per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro ubicazione nell’Ue. La banda larga satellitare è infatti spesso l’unica soluzione a banda larga per coloro che vivono in aree con connettività nulla o molto scarsa. In alcuni Stati membri sono stati attuati con successo programmi di buoni per collegare comunità remote utilizzando la banda larga satellitare. Nell’ambito di tale regime, un’autorità pubblica fornisce un aiuto finanziario (un buono) agli utenti finali ammissibili con il quale essi possono «pagare» un fornitore di servizi registrato di loro scelta per l’acquisto, l’installazione e l’attivazione di apparecchiature degli utenti satellitari. Il prestatore di servizi chiede il rimborso dei suoi costi all’autorità pubblica che attua il regime. Per maggiori dettagli si rimanda agli orientamenti in materia di aiuti di Stato a favore delle reti a banda larga.