LA TRIMESTRALE

Alibaba, ricavi a +30%. Ma sul futuro pesa il blocco dell’Ipo

Dopo il tonfo in Borsa dovuto allo stop della quotazione, rialzo trainato dalle buone notizie sugli utili. Fatturato a 23 miliardi di dollari. Forte avanzata del business cloud

Pubblicato il 06 Nov 2020

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Non si arresta la crescita di Alibaba Group. Nel trimestre che si è concluso a settembre, il Big del commercio online cinese ha fatto registrare un aumento di entrate del 30 per cento su base annua, raggiungendo i 155 miliardi di yuan (circa 23 miliardi di dollari). Parallelamente, tuttavia, il profitto è sceso del 60 per cento (a 28,8 miliardi di yuan, ovvero 4,4 miliardi di dollari) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando la compagnia aveva riportato un guadagno una tantum dopo aver acquisito una partecipazione del 33 per cento nella sua affiliata finanziaria Ant Group.

Il dettaglio delle entrate premia la parte commerciale. I ricavi di quest’area sono infatti aumentati del 29 per cento su base annua, a 130,9 miliardi di yuan (19,7 miliardi di dollari), e i ricavi del commercio al dettaglio in Cina sono cresciuti del 26 per cento, a quasi 95,5 miliardi di yuan (14,4 miliardi di dollari). Nello stesso periodo, quelli derivanti dal cloud computing sono stati di quasi 14,9 miliardi di yuan (2,2 miliardi di dollari), con un aumento del 60 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno fiscale.

Quindici milioni di consumatori attivi in più in Cina

Secondo i dati diffusi dalla società, alla fine del trimestre considerato i consumatori attivi all’anno nei suoi mercati al dettaglio in Cina erano 757 milioni, con un aumento di 15 milioni rispetto al periodo di 12 mesi terminato lo scorso 30 giugno. “Rimaniamo concentrati sui nostri tre motori di crescita a lungo termine, ovvero consumo interno, cloud computing/intelligenza dei dati e globalizzazione, per cogliere efficacemente le opportunità derivanti dai cambiamenti in corso nella domanda dei consumatori e dall’accelerazione della digitalizzazione delle imprese nella nostra economia digitale”, ha detto Daniel Zhang, presidente e amministratore delegato di Alibaba Group.

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Sfumata la Ipo più grande del mondo

Intanto mercoledì la società ha visto le sue azioni crollare di quasi il 10% a Hong Kong, dopo un calo dell’8,1% a New York martedì, dopo che i regolatori cinesi martedì avevano sospeso l’offerta pubblica iniziale di Ant Group sul mercato azionario di Shanghai pochi giorni prima del suo debutto commerciale. I regolatori hanno interrotto l’Ipo affermando che il contesto normativo era cambiato in modo significativo e che Ant Group potrebbe quindi non soddisfare i requisiti di quotazione o i requisiti di divulgazione. Lunedì, la Cina ha rilasciato una bozza di regole per i microprestiti, aumentando il capitale minimo richiesto per istituti di credito come Ant a 5 miliardi di yuan (750 milioni di dollari). Ant Group, che inizialmente doveva diventare la più grande Ipo del mondo con una vendita di azioni di almeno 34,5 miliardi di dollari, ha annunciato poco dopo che avrebbe sospeso anche la sua quotazione a Hong Kong.
In vista dei risultati degli utili, giovedì le azioni di Alibaba hanno chiuso in rialzo del 6,28% a 294,60 dollari di Hong Kong (38 dollari), in aumento di circa il 40% dall’inizio dell’anno.

L’azienda con sede a Hangzhou si sta inoltre preparando per l’imminente Festival dello shopping online per il Singles’ Day, che si tiene ogni anno l’11 novembre. Il Festival dello shopping è l’evento di settore più grande del mondo: lo scorso anno i consumatori hanno speso 38,4 miliardi di dollari in 24 ore, superando il Black Friday e il Cyber ​​Monday.

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