LA TRIMESTRALE

Poste, continua la corsa e-commerce e pagamenti digitali

Boom di transazioni con le carte, in aumento del 60% gli acquisti online. E i ricavi sui pacchi salgono del 45,6% trainati dallo shopping in Rete. L’Ad Del Fante: “Risultato impressionante”

Pubblicato il 12 Nov 2020

Poste Italiane - Del Fante

Sono il settore dei pagamenti e la consegna dei pacchi, entrambi trainati anche dalla crescita dell’e-commerce, a sospingere i risultati positivi fatti registrare da Poste Italiane nel terzo trimestre 2020. Secondo i dati finanziari approvati ieri dal board, il Gruppo segna un recupero che da un lato è segno di un tentativo di ripresa dell’economia nazionale, dall’altro dà seguito alle iniziative attuate dal management per recuperare efficienza e ricavi.
In uno scenario di flessioni cumulate ormai da inizio anno (con ricavi in calo del 5,2 per cento, a 7,7 miliardi, un risultato operativo in flessione del 19,2 per cento, a 1,244 miliardi, e un utile netto in contrazione del 7,5 per cento, a 407 milioni), il risultato operativo degli ultimi tre mesi cresce del 4,2%, a quota 479 milioni, anche grazie alla riduzione di alcune voci di costo (tra cui il personale).
E mentre il Cda delibera la distribuzione di un acconto sul dividendo di 0,162 euro per azione, in aumento rispetto 0,154 euro del 2019, l’utile netto nell’ultimo trimestre fa registrare un aumento del 10 per cento (contro una flessione del 17% sui 9 mesi).

In impennata ricavi su pagamenti e pacchi

I pagamenti non rappresentano una componente decisiva sui conti del Gruppo, ma si preparano a rivestire un ruolo sempre più importante e di traino per le altre attività, dai servizi finanziari e quelli assicurativi e all’e-commerce.

I ricavi di questo settore sono in crescita nei 9 mesi del 9,5 per cento, a 522 milioni, trend che nei tre mesi sale a + 8,5 per cento. Il risultato operativo nei 9 mesi cresce dell’8,7%, in linea con l’utile, e si attesta a 196 milioni.
I pagamenti con carte (29 milioni quelle gestite dal gruppo) salgono del 6,9% (per una quota di 264 milioni dei ricavi) mentre gli altri pagamenti calano del 16,5 per cento, soprattutto per il rinvio delle scadenze dei pagamenti delle imposte. Le transazioni con le carte raggiungono un volume di oltre un miliardo: quelle relative all’e-commerce registrano una crescita del 60% per un totale di 274 milioni di movimenti.
Al contempo i ricavi da consegna dei pacchi salgono nel terzo trimestre del 45,6%, a 291 milioni (764 milioni nei primi 9 mesi, in aumento del 27,7 per cento). Il settore recapiti in generale, che include anche la corrispondenza, continua però a declinare, con ricavi in flessione del’l1,9 per cento (2,25 miliardi).

L’ad Del Fante: «Preparati per la seconda ondata della pandemia»

“Questo trimestre ha mostrato chiari segnali di ripresa, confermando la solidità del nostro business model in tutti i settori – commenta Matteo Del Fante, ad di Poste Italiane -. Il risultato operativo del terzo trimestre è cresciuto del 4,2 per cento, al netto dei costi straordinari sostenuti per far fronte a questa emergenza imprevista, in aumento di un impressionante 10 per cento anno su anno. Questo risultato è ancora più impressionante se si tiene presente che il 2019 è stato un anno da record. La nostra strategia si è rivelata corretta e ci ha aiutato a superare con successo questo sfidante momento. Le importanti lezioni apprese durante la prima ondata di pandemia da Covid-19, che ci hanno permesso di affrontare con successo l’emergenza e adattare rapidamente ai principali trend, hanno ancora una volta dimostrato la resilienza del nostro business. Siamo più che mai preparati alla seconda ondata, confermando il nostro ruolo di operatore di sistema italiano. L’attività operativa è solida e la nostra attenzione alla disciplina dei costi ci offre ulteriore flessibilità per affrontare potenziali difficoltà nei ricavi”.

Il futuro? “Contiamo su resilienza e solidità patrimoniale”

In termini previsionali, pur nella difficoltà del momento, la nota diffusa da Poste Italiane esprime un certo ottimismo: “Nelle ultime settimane si sta assistendo a un’evoluzione della pandemia, con il numero dei contagi in significativo aumento e con ripetuti interventi normativi da parte delle Istituzioni nazionali atti ad arginare il diffondersi del virus – si legge -. Tale contesto contribuisce a condizionare lo scenario a breve termine nel quale si troverà a operare il gruppo nei prossimi mesi, rendendolo significativamente incerto e comportando difficoltà nella formulazione di previsioni realistiche sui risultati economico finanziari alla fine dell’anno. In tale contesto il gruppo ha comunque mostrato resilienza nella capacità di generare cassa e risultati economici positivi ed elevata solidità patrimoniale, come dimostrato dal Cet1 ratio di BancoPosta (17,5%) e dal Solvency II ratio del gruppo assicurativo (250%)”.

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