SMART BUILDINGS

Bloomberg, Apstra firma la rete hi-tech dei nuovi headquarter londinesi

L’infrastruttura “intelligente” consente di gestire in modo più efficace i sistemi di produzione multimediali. Mansour Karam: “Puntiamo su soluzioni distribuite, basate sugli edge, ‘cloudificate’ e capaci di riorganizzarsi autonomamente”

Pubblicato il 11 Gen 2019

Antonio Dini

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Una rete ad alta performance capace di essere gestita in tempo reale e in modo semplice. Era questa la richiesta di Bloomberg quando ha iniziato a lavorare all’infrastruttura digitale del suo nuovo palazzo nel centro della city di Londra, inaugurato pochi mesi fa. Un palazzo progettato dall’architetto Norman Foster con specifiche molto ambiziose:  1,1 miliardi di euro di costo, 92mila metri quadrati a Cannon Street, inedite soluzioni ambientali per arrivare ad impatto zero tra le quali il sistema di ventilazione passiva – l’aria viene aspirata attraverso l’edificio e fatta uscire attraverso una luce sul tetto – con un punteggio di sostenibilità dei 98,5% dato da Breaam, l’ente britannico incaricato di dare le credenziali ecologiche agli edifici.

La stampa, ad esempio il Guardian, lo ha attaccato perché ambizioso e “brutto”: “Alcuni dicono che questo edificio è stato pensato così perché c’era un miliardario che voleva essere un architetto, lavorando con un architetto che voleva essere un miliardario”.

Ovviamente il punto di vista dell’ex sindaco di New York è diverso: “Eravamo molto consapevoli di essere ospiti a Londra – ha detto Bloomberg – e volevamo qualcosa di perfettamente moderno ed eminentemente britannico che rispettasse le tradizioni di Londra. Più di 9mila tonnellate della stessa arenaria del Derbyshire come l’adiacente corte vittoriana del magistrato sono state usate per rivestire le colonne dell’edificio, che raggiungono otto piani prima di fare un passo indietro due, corrispondenti all’altezza di quella dei suoi vicini». Insomma, un lavoro importante. Ma la cosa più sorprendente, secondo molti, è il lavoro fatto da Apstra per la realizzazione dell’infrastruttura di rete interna, basata sul concetto di “intent-based network”, una rete con una telemetria avanzata basata sull’intelligenza artificiale.

I tecnici di rete dell’azienda hanno collaborato con Apstra al fine di ottenere visibilità inedita nella rete e gestire in modo più efficace l’infrastruttura a supporto dei sistemi di produzione dei media del nuovo palazzo. Bloomberg Televisioni è potenzialmente disponibile in 437 milioni di abitazioni nel mondo e viene trasmessa anche sui Bloomberg Terminal, lo strumento di gestione delle informazioni in tempo reale e analisi. Inoltre viene diffuso su Apple Tv, Amazon Fire TvAndroid Tv, Samsung Tv e Roku.

Per questo l’infrastruttura di rete richiede prestazioni elevate e disponibilità di altissimo livello necessarie alla produzione in diretta di otto ore di televisione e quattro ore di programmazione radiofonica dal nuovo quartier generale di Londra ogni giorno. La rete collega lo studio centrale dell’edificio, altre tre postazioni di trasmissione intorno all’edificio, due studi di registrazione, uno studio fotografico e tre sale di controllo e tutte le apparecchiature di produzione di BTV. La rete comprende oltre 90 nodi, oltre 400 collegamenti da 40GbE, oltre 4.000 porte e oltre 2000 endpoint attivi collegati con una combinazione di Ethernet da 10Gb, 40Gb e 100Gb. Per non parlare del sistema di archiviazione video 14 PB.

Date le dimensioni del nuovo edificio e l’interesse del team dell’infrastruttura IT nella gestione di una rete di produzione multi-vendor, è stato necessario semplificare la gestione di questa rete implementando una soluzione tecnologica generalmente presente solo nei data center. Apstra ha aiutato il team di Bloomberg a convalidare continuamente le prestazioni della rete di produzione dei media attraverso l’automazione, fornendo “assistenza digitale” ai propri ingegneri che hanno il compito di monitorare, prevedere e prevenire interruzioni in tempo reale.

«Il sistema Apstra – dice Tony Lott, Global Head of Capital Projects per il team di infrastrutture IT di Bloomberg – ci offre una visione unica dell’intera rete di produzione multimediale, indipendentemente dai nostri dispositivi, switch, sistemi operativi o fornitori. Ci ha permesso di ottenere l’efficienza operativa necessaria per gestire e sostenere la complessa infrastruttura di rete nella nostra struttura di produzione”.

Utilizzando la libreria di sonde di Apstra, gli ingegneri di rete di Bloomberg sono stati in grado di eseguire rapidamente test specifici su diversi servizi che circolano sulla rete di produzione di media BTV. Ciò ha migliorato l’efficienza operativa del team, ha reso più facile per loro rispondere alle domande sulla salute e le prestazioni della rete, e ha permesso loro di intraprendere azioni preventive molto prima che risultassero evidenti agli utenti della rete: cioè lo staff di produzione della Bloomberg Television.

È alla fine un esempio di business trasnformation dovuta alla digitalizzazione. «Le possibilità offerte dalla rete adesso sono incredibilmente più sofisticate e meno costose», dice Mansour Karam, Ceo e cofondatore di Apstra. Primo intent-based datacenter e network nato nel 2015 ma uscito dalla modalità stealth nel 2016, con due clienti tra i primi 50 di Fortune e 80 aziende in tutto il mondo, è presente sia negli Usa che in Asia-Pacifico ed Europa. La differenza di fondo, ricorda Karam, rispetto alle precedenti generazioni di reti, basate su soluzioni devops, traffico nord-sud ed est-ovest, microservizi, disaggregazione e container, è che oggi è necessario avere reti che operano da sole, distribuite, basate sugli edge, “cloudificate” e capace di riorganizzarsi autonomamente. «È la rete basata sull’intento”, dice Karam. Per Bloomberg a Londra è stata la chiave dell’innovazione.

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