IL REPORT GFK

Hi-tech, 2019 piatto. Mercato a 1 trilione di euro. Ma è boom di device “friendly”

I consumatori sempre più a caccia di dispositivi e tecnologie in grado di semplificare le attività quotidiane. Cresce la domanda di smartphone dai “maxi” display. Un quarto delle vendite online: +10% nella prima metà dell’anno

Pubblicato il 09 Set 2019

Patrizia Licata

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L’acquisto di Technical consumer goods (computer, smartphone, elettrodomestici e altri dispositivi hitech di consumo) resta stabile nel 2019 con un fatturato, secondo GfK, che si attesterà su 1,01 trilioni di euro a fine 2019 (-0,2% rispetto al 2018). Nell’acquisto gli elementi che più contano sono prestazioni, semplificazione, funzionalità premium e shopping senza barriere. I dati sono stati presentati da GfK in occasione di Ifa 2019 a Berlino e non includono il Nord America, mentre emerge il peso sempre più importante fornito alla crescita globale dai mercati emergenti.

Il desiderio di un’esperienza d’uso avanzata e gratificante spinge sempre di più i consumatori verso prodotti che garantiscano performance elevate, afferma GfK; ad esempio, quando devono acquistare uno smartphone i consumatori ricercano una combinazione di display grandi (6-7″), fotocamere potenti (20MP+) e memoria ampia (128GB+). Nei primi sei mesi del 2019, i modelli che combinano queste caratteristiche hanno rappresentato circa il 16% a valore del segmento, per un fatturato di 33 miliardi di euro (+3% rispetto allo stesso periodo del 2018).

Inoltre una persona su due (52%) è sempre alla ricerca di modi per semplificarsi la vita: questo spiega il successo dei dispositivi che semplificano la routine quotidiana. I dispositivi connessi possono essere di aiuto nella gestione della vita quotidiana, ma è importante proporre ai consumatori applicazioni concrete e migliorare la sinergia tra i vari dispositivi smart presenti in casa.

Ancora: più della metà delle persone (53%) pensa che le esperienze siano più importanti del possesso di beni ed è orientata verso prodotti premium aspirazionali, che rappresentano una concessione che fa stare meglio. In questa categoria rientrano ad esempio i notebook ultrasottili e i Tv Oled, ma risultano in forte crescita (quasi +100%) anche i dispositivi di fascia alta per la cura dei capelli. L’espansione della classe media nei paesi in via di sviluppo ha portato ad un incremento dei consumatori avanzati (Leading-edge consumers) che sono alla ricerca di prodotti premium e all’avanguardia, a prescindere dal loro prezzo.

I consumatori attribuiscono grande valore anche allo shopping senza barriere: più di un quarto (29%) dei consumatori sceglie un determinato retailer sulla base della convenienza e ciò riflette il desiderio di un’esperienza d’acquisto slegata dal luogo di vendita, accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, omogenea sia online come offline. Non sorprende quindi che un quarto delle vendite a valore di Technical consumer goods sia stato realizzato sul canale online nella prima metà del 2019 (+10%). Guardando al trend degli ultimi quattro anni, le vendite omnichannel sono cresciute di oltre il +60%, a fronte di un +25% registrato dai pure player.

Quanto al ruolo dei mercati emergenti, GfK sottolinea che nei paesi in via di sviluppo la classe media è in espansione e questo comporta una forte domanda di tecnologia di consumo, in una prospettiva pluriennale. Questi mercati tendono ancora ad avere fluttuazioni elevate, ma si stanno avviando verso una maturazione. Secondo le stime GfK, nel secondo trimestre del 2019 circa il 50% degli smartphone prodotti da brand cinesi è stato esportato in altre regioni (paesi asiatici emergenti, Africa, Europa ecc.), con un incremento del +31% rispetto al 2016. Nonostante le disparità di reddito tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo, anche nei mercati emergenti i consumatori sono influenzati dagli stessi trend: performance, semplificazione, premium e shopping senza barriere.

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