IL FORECAST

Intelligenza artificiale, mercato da 62 miliardi nel 2022. Ma il boom dipenderà dalla “maturità”

Le vendite di software crescono in tutto il mondo ma serve uno scatto della domanda da parte delle imprese. Fondamentali il trust e i casi d’uso, tra cui gestione dei dati, assistenti virtuali, digital workplace e auto autonoma. L’analisi di Gartner

Pubblicato il 23 Nov 2021

Gartner mercato software AI

Il mercato dei software di intelligenza artificiale aumenta i ritmi di crescita, con un fatturato che Gartner posiziona sui 62,5 miliardi di dollari nel 2022 a livello mondiale. Si tratta di un incremento del 21,3% rispetto ai ricavi attesi per l’intero 2021, ma la traiettoria di crescita di lungo periodo, sottolinea la società di ricerca, dipende da quanto avanzerà la “Ai maturity” delle imprese, ovvero la capacità delle organizzazioni di inglobare le soluzioni di intelligenza artificiale nelle loro strategie, andando oltre il semplice interesse per l’una o l’altra soluzione.

Il mercato del software per l’Ai include le applicazioni che incorporano l’Ai, come il computer vision software, ma anche software utilizzato per costruire i sistemi di Ai. Il forecast di Gartner (Forecast analysis: Artificial intelligence software, worldwide”) si basa sui casi d’uso e misura il potenziale valore di business in termini economici e di tempi di realizzazione, nonché i rischi correlati.

L’importanza dei casi d’uso per generare valore dall’Ai

Gartner prevede che i cinque maggiori casi d’uso per capacità di attrarre la spesa in software Ai nel 2022 saranno: gestione della conoscenza, assistenti virtuali, veicoli autonomi, workplace digitale e dati crowdsourced.

Il successo dei progetti legati all’Ai dipenderà dall’attenta selezione dei casi d’uso, affermano gli analisti. I casi d’uso che generano grande valore e possono anche essere scalati per ridurre il rischio sono fondamentali per dimostrare l’impatto degli investimenti in intelligenza artificiale a tutti gli stakeholder.

“Ai maturity” solo nel 2025

Il report sottolinea che la domanda di tecnologie di Ai e la crescita del mercato correlato dipendono dai livelli di “Ai maturity” delle aziende. Le imprese continuano a manifestare grande interesse nell’intelligenza artificiale: il 48% dei Cio intervistati per il “2022 Gartner Cio and technology executive survey” ha indicato di aver già implementato o di avere in programma di impiegare tecnologie di Ai e di machine learning nei prossimi 12 mesi. 

Ma in realtà queste iniziative restano spesso al livello di sperimentazioni: le imprese faticano a fare delle tecnologie di Ai una parte integrante e rilevante delle loro operazioni standard. Secondo Gartner bisognerà aspettare fino al 2025 per vedere metà delle organizzazioni globali raggiungere quella che il modello di “Ai maturity” della società descrive come “fase di stabilizzazione”.

Manca la fiducia nell’intelligenza artificiale

Nel momento in cui le imprese saranno “mature per l’Ai” aumenterà considerevolmente la spesa in software, soprattutto nella categoria dei dati e degli analytics. La scarsa maturità delle organizzazioni è causata dalla riluttanza a usare l’Ai, dalla mancanza di trust nell’intelligenza artificiale e dalla difficoltà di trasformare questa tecnologia in crescita del business. Finché i timori prevarranno sulla fiducia nelle opportunità la spesa e quindi i ricavi del mercato del software per l’Ai rimarranno frenati.

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