REPORT IDC

La carica degli smartwatch, nel 2020 domineranno il mercato wearable

Di contro, secondo Idc, i bracciali per il fitness perderanno market share scendendo in 5 anni dal 50% al 29%. In arrivo una nuova ondata di abbigliamento, accessori e calzature hi-tech

Pubblicato il 20 Giu 2016

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La fame di tecnologia indossabile non accenna a saziarsi ed entro la fine dell’anno verrà superata la soglia dei 100 milioni di device venduti. La stima arriva dalla società di ricerca Idc, che per il mercato dei wearable prevede una crescita del 20% l’anno fino al 2020 e una crescente diversificazione dell’offerta. Non solo generale, ma anche all’interno delle singole categorie. Come quella degli smartphone, tra i wearable più gettonati, che saranno sempre più autonomi dagli smartphone e meno sofisticati.

Gli orologi intelligenti, secondo i dati Idc, arriveranno a dominare il mercato: se oggi ne rappresentano il 41% del totale, nel 2020 la percentuale raggiungerà il 52%. A perdere terreno saranno i bracciali per il fintess, che scenderanno dal 50% attuale al 29% fra 4 anni. Si andrà verso un’integrazione delle due categorie alla ricerca di un equilibrio: smartwatch dal semplice utilizzo e con le funzioni più apprezzate dagli sportivi, come il monitoraggio del sonno e del battito cardiaco. Due i fattori cruciali: la connettività cellulare, che renderà autonomi gli orologi smart dai telefoni, e le applicazioni. Secondo gli analisti, sono proprio queste che conferiranno valore e utilità ai gadget che le supportano. Ma sarà determinante anche l’accuratezza delle misurazioni.

“Orologi e bracciali sono e saranno sempre i più gettonati – nota Jitesh Ubrani, senior research analyst di Idc -. Il mercato però beneficerà dall’arrivo di nuove tipologie di prodotto, come l’abbigliamento o gli occhiali”. Questi ultimi, come dimostra il caso dei Google Glass, hanno il potenziale di crescita maggiore per le imprese, piuttosto che per il mercato consumer.

Secondo Idc è in arrivo una carica di capi di abbigliamento, accessori e calzature hi-tech che vivacizzerà il mercato. Magliette, cinte e scarpe intelligenti sono pronte a invadere gli armadi del consumatore medio, anche grazie alle prime collaborazioni tra marchi tradizionali dell’abbigliamento e colossi tecnologici. Tanto per fare un esempio, la prossima primavera arriverà la giacca smart firmata dal tandem GoogleLevi’s: pensata per chi usa la bici come mezzo di spostamento urbano, è realizzata con un particolare tessuto connettivo che permette di rispondere o meno al telefono, di avere indicazioni stradali, di controllare la musica che si ascolta e così via. O ancora la cintura intelligente di Samsung che monitora peso e girovita e le scarpe da corsa appena svelate da Lenovo.

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