SCENARI

5G e cambiamento climatico, negli Usa la partita vale il 20% in meno di CO2 in atmosfera

Uno studio Accenture-Ctia ha analizzato i casi d’uso in cinque settori. Alto potenziale per manifattura, trasporti, smart city e smart building. Ma occorre agire sull’ecosistema mobile

Pubblicato il 28 Gen 2022

ambiente, green

La connettività 5G potrà aiutare gli Stati Uniti a centrare fino al 20% dei suoi obiettivi climatici entro il 2025 grazie ai casi d’uso nella manifattura, nei trasporti, smart city e smart building. Lo afferma uno studio di Accenture commissionato da Ctia, l’associazione dell’industria mobile americana, intitolato “5G Connectivity: A key enabling technology to meet America’s climate change goals”.

I casi d’uso abilitati dalle reti 5G potranno aiutare a ridurre ulteriori 330,8 milioni di tonnellate di CO2  (MMtCO2e) entro il 2025. Sarebbe come togliere dalla circolazione il 26% delle automobili americane per  un anno (circa 72 milioni di veicoli per uso privato).

Il report ha esaminato 31 use case per il 5G in cinque settori: trasporti e città – manifattura – edifici e energia – agricoltura – lavoro, salute e stili di vita. I servizi abilitati dalle nuove reti mobili potranno avere impatti particolarmente significativi in termini di abbattimento della CO2 nei primi tre settori.

Il 5G per manufacturing, trasporti e energia

Nell’ambito dei trasporti via terra e delle città le applicazioni del 5G possono generare un risparmio di 86,5 MMtCO2e di biossido di carbonio negli Stati Uniti entro il 2025.  Ciò verrebbe ottenuto grazie allo snellimento del traffico, ai tempi ridotti di fermata dei veicoli ai semafori e durante le fasi di parcheggio e alla maggiore adozione di soluzioni più sostenibili, come il trasporto pubblico.

Nel manufacturing i casi d’uso del 5G potrebbero produrre un abbattimento di 67,4 MMtCO2e di anidride carbonica grazie a una migliore gestione del magazzino, monitoraggio degli asset in tempo reale, manutenzione predittiva, miglioramento dei processi e riduzione dei viaggi. Il segmento col massimo potenziale è la gestione del magazzino: entro il 2025 potrebbe ridurre le sue emissioni di CO2 di una quantità equivalente a quella emessa in un anno da 17 centrali elettriche a carbone.  

Il 5G permette anche di gestire in modo più efficiente le risorse energetiche per il riscaldamento degli edifici, con possibilità di ridurre di 67,9 MMtCO2e la CO2 negli Usa entro il 2025. Si tratta di quanto consumano 12 milioni di case in un anno. Le soluzioni prese in considerazione sono il monitoraggio in tempo reale, il maggior impiego di fonti verdi, i risparmi di combustibile per gli spostamenti dei tecnici grazie alle operazioni da remoto, sistemi di energy management per gli edifici, riscaldamento e condizionamento intelligenti, smart meter, smart grid e microgrid per le rinnovabili.

Fare leva su reti 5G cloud-first

Secondo Accenture, per estrarre tutto il potenziale vantaggio dai casi d’uso del 5G in termini di raggiungimento degli obiettivi climatici questi settori industriali dovranno “far leva sulle reti 5G cloud-first per portare il massimo dell’innovazione nei processi operativi fondamentali”. Occorrono cambiamenti negli ecosistemi e anche nella cultura delle aziende e delle persone per abbracciare quel paradigma che Accenture ha chiamato “cloud continuum, che include tutto dal cloud pubblico all’edge”.

Le reti 5G Usa raggiungono oggi 305 milioni di persone, secondo i dati riportati da Ctia. L’associazione afferma: “Stiamo realizzando il 5G più velocemente del 4G e ogni giorno l’industria mobile lavora affinché queste reti siano più veloci e più capillari. L’industria wireless americana sta costruendo una piattaforma 5G d’avanguardia per stimolare gli investimenti e l’innovazione necessari per centrare gli obiettivi del governo sulla lotta al cambiamento climatico”.

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