MERCATO

5G, Tlc tedesche sul piede di guerra: nel mirino le regole d’asta

Le condizioni volute dal governo, che chiede impegni di copertura e condivisione delle reti con i nuovi entranti, metterebbero a rischio investimenti e espansione delle infrastrutture. Le filiali tedesche di Vodafone e Telefonica avevano già mosso azione legale a fine dicembre

Pubblicato il 02 Gen 2019

Patrizia Licata

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L’asta tedesca per il 5G prevista per la primavera del 2019 si preannuncia all’insegna delle controversie: Deutsche Telekom ha fatto causa al governo contro alcuni dei termini della gara, riporta Die Welt. Le filiali tedesche di Telefonica e di Vodafone (Telefonica Germany e di Vodafone Germany) avevano già mosso azione legale contro le condizioni dell’asta 5G a fine dicembre.

Le grandi telco tedesche considerano penalizzanti soprattutto le ultime modifiche inserite da Berlino (tramite l’authority federale Bundesnetzagentur), che permettono anche a operatori privi di una propria rete di partecipare all’asta. Al tempo stesso, ai big delle Tlc viene chiesto di aprire l’infrastruttura ai nuovi entranti sul mercato.

La Bundesnetzagentur (o Federal network agency) ha fissato al 25 gennaio il termine ultimo per presentare richiesta di partecipazione alla gara.

Le tre maggiori telco attive nel paese, che saranno concorrenti nell’asta per assegnare le ambite frequenze del 5G, si trovano così allineate nel contestare le regole che il governo ha disegnato per l’asta. Deutsche Telekom, in particolare, sostiene che le nuove condizioni mettono a rischio i suoi investimenti e scoraggiano un ulteriore sviluppo dell’infrastruttura di rete, soprattutto nelle aree rurali.

Le tre telco, affiancate dall’associazione di settore Gsma, che riunisce gli operatori mobili su scala internazionale, si sono scontrate fin dall’inizio col governo sulle condizioni dell’asta 5G tedesca, temendo una gara succhia-sangue che toglierebbe ai player le risorse necessarie per investire nelle stesse reti 5G, mentre il governo è ansioso di impiegare i soldi che verranno incassati con le aste per spingere sulla rete nazionale di banda ultralarga. Molto contestati i termini della gara che legano l’assegnazione dello spettro per il 5G a precisi impegni di copertura e ampliamento della rete mobile da parte delle aziende di telecomunicazione – impegni che la Gsma ha bollato come “irrealistici” e tali da mettere a repentaglio il futuro del 5G in Germania.

La posizione del mondo politico resta nettamente opposta a quella delle telco: dopo la pubblicazione della versione finale delle regole dell’asta alcuni parlamentari tedeschi hanno invocato addirittura condizioni più severe per l’assegnazione delle frequenze del 5G.

Il braccio di ferro col regolatore Bundesnetzagentur è ad ampio raggio: a ottobre Deutsche Telekom (DT) e Telefonica Germany hanno annunciato l’estensione di una partnership esistente con un’intesa di network-sharing che prevede di connettere quasi 5.000 stazioni base di Telefonica in Germania alla rete in fibra ottica di DT per ridurre i costi e i tempi di realizzazione delle reti 5G in Germania e hanno evidenziato questa “spontanea” ricerca di partnership all’interno dell’industria telecom in contrasto con le “forzature” imposte dal regolatore. DT sostiene che gli operatori si muovono naturalmente verso le alleanze senza bisogno di interventi dall’alto.

L’incumbent e le altre grandi telco criticano la strategia di Berlino che vuole obbligare i big a fornire accesso alle loro reti agli operatori rivali che non hanno la stessa copertura. Berlino però resta vigile sul mercato delle Tlc e cerca di favorire l’ingresso dei nuovi entranti, preoccupato che la concentrazione del business nelle mani dei tre big DT, Telefonica e Vodafone Germany rallenti lo sviluppo delle nuove reti.

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