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5G: nuovi fondi pubblici ma slittano le gare del piano Colao

La deadline dei bandi posticipata al 9 maggio. Via libera intanto dal Cipess a 2 miliardi di risorse trasferite al ministro dell’Innovazione digitale per le reti fisse e mobili. Prima tranche da 51 milioni al Snpa per il potenziamento del monitoraggio dei campi elettromagnetici. Si punta su sistemi di intelligenza artificiale e machine learning

Pubblicato il 15 Apr 2022

5g

Ancora proroghe per i bandi della Strategia Italia Digitale 2026. Questa volta tocca ai due bandi per il 5G, quello per la realizzazione della nuova rete e quello dedicato al rilegamento in fibra ottica dei siti radiomobili per un totale di 2 miliardi di euro disponibili.

Secondo quanto comunica Infratel, la in house che ha in gestione le gare la deadline per la presentazione delle offerte nel’ambito di entrambi i bandi è stata posticipata al 9 maggio dalla precedente scadenza del 27 aprile.

Di fatto tutti bandi nell’ambito della Strategia sono stati prorogati, addirittura quelli per scuole e sanità connesse di ben due volte. Segno che il rispetto dei tempi imposti dall’Europa per l’erogazione dei fondi legati al Pnrr non sarà cosa facile e che i tempi dell’execution sono legati a tutta una serie di ostacoli.

Il Cipess assegna 2 miliardi

Spingere l’infrastrutturazione a banda ultralarga fissa e mobile attraverso nuove risorse pubbliche. Il Cipess ha assegnato 2 miliardi di euro per i contratti di sviluppo del Ministero dello sviluppo economico e ha approvato la modifica del piano finanziario del Piano Sviluppo e Coesione del Mise con il trasferimento delle risorse al Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (Mitd) per investimenti nelle reti ultraveloci a banda ultralarga fissa e 5G. Lo annuncia il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio.

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Banda Larga

Riflettori sull’elettrosmog

Nell’ambito del Pnrr approvati poi interventi potenziamento Sistema nazionale protezione ambiente (Snpa) per garantire un presidio più adeguato nella relazione ambiente-salute: i nuovi fondi sono assegnati nell’ambito del Piano nazionale investimenti complementari (piano operativo Salute, ambiente, biodiversità e clima) e andranno a potenziare le attività di Ispra e delle Agenzie ambientali di Regioni e Province autonome, con particolare riferimento alla valutazione dell’esposizione alle pressioni ambientali  – reti di monitoraggio, laboratori, attrezzature, strumentazioni e dotazioni tecnologiche – per un importo complessivo di 51,49 milioni di euro, prima trance degli oltre 122 milioni per interventi in programma fino al 2026.

“Il Snpa – si legge in una nota – potenzia in questo modo la propria risposta alle esigenze di sviluppo sostenibile e l’attenzione alle politiche della salute e del benessere”. Tra gli interventi previsti la maggior parte riguarda il potenziamento delle reti di monitoraggio relativamente alla qualità dell’aria, alle acque e ai campi elettromagnetici con particolare attenzione alla tecnologia 5G, nonché il potenziamento delle attività di laboratorio attraverso l’acquisto di nuova strumentazione. “Molti progetti si configurano in chiave di forte innovazione e alta specializzazione, ad esempio nel campo della biologia e biotecnologia molecolare, della tossicologia e della tossicogenomica per una migliore valutazione dei rischi, nell’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale e machine learning, nell’analisi delle microplastiche. Il quadro complessivo degli interventi, predisposto da AssoArpa e quindi integrato e presentato dalla presidenza Snpa è stato approvato dal Comitato di coordinamento strategico del Piano operativo e dal Team tecnico-scientifico e di gestione, entrambi coordinati dall’Istituto superiore di sanità”.

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