IL PRIMATO

600 giga al secondo, nuovo primato di Tim sulla rete ottica

La velocità è stata raggiunta integrando su una sezione dell’infrastruttura, in esercizio nel Lazio, la piattaforma Teraflex di Adva in grado di modulare al meglio le diverse lunghezze d’onda del cavo, riducendo fino al 60% i consumi energetici e le dimensioni degli apparati

Pubblicato il 07 Ago 2019

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600 Gigabit al secondo: è questo il nuovo record italiano di Tim per la velocità raggiunta nella trasmissione dati sulla rete ottica dell’area metropolitana tra due centrali distanti 60 chilometri.

“Siamo orgogliosi di questo ulteriore primato che conferma la leadership tecnologica di Tim, il nostro impegno nello sviluppo di soluzioni innovative per garantire ai nostri clienti la migliore esperienza – dice Michele Gamberini, Responsabile Network & Services Engineering di Tim – Il risultato di oggi, con il raggiungimento della velocità di 600 Gigabit al secondo sulla nostra rete metro regionale, sottolinea che l’infrastruttura di Tim è la più avanzata e in grado di offrire nuovi servizi e piattaforme digitali anche in ottica dello sviluppo del 5G”.

Questo risultato, tra i primi in Europa, è stato realizzato integrando su una sezione della rete ottica di Tim – in esercizio nel Lazio – la piattaforma Teraflex di Adva. La soluzione è in grado di modulare al meglio le diverse lunghezze d’onda del cavo posato per raggiungere elevati livelli di velocità di trasmissione, riducendo al contempo fino al 60% i consumi energetici e le dimensioni degli apparati.

“TeraFlex è la nostra soluzione che consente di accrescere in maniera economicamente vantaggiosa la capacità di trasmissione dati sulla rete – spiega Christoph Glingener, Chief Technology Officer di Adva Tim lo sottolinea in questa sperimentazione che raggiunge una velocità fino a 600 Gigabit al secondo su un sistema di trasmissione esistente, offrendo ulteriore capacità di ampiezza di banda, senza complessità”.

Il “cuore tecnologico” di questo ulteriore traguardo è rappresentato dall’impiego di canali ottici “alieni”, generati da un apparato esterno all’infrastruttura con una nuova tecnica di modulazione estremamente flessibile, in grado di adattarsi alle diverse distanze chilometriche e alle singole caratteristiche della rete, e passare da canali con capacità di 300Gbit/s per distanze di 2.500 chilometri fino a canali con capacità di 600Gbit/s per percorsi di circa 100 chilometri.

L’attivazione di queste soluzioni consente a Tim di abilitare l’attuale infrastruttura di rete fissa attiva nelle varie regioni italiane ad altissime velocità.

Il primato odierno fa seguito a quelli già registrati da Tim sulla propria infrastruttura di rete di trasporto portante (backbone), dove è stata raggiunta la velocità di 400 Gigabit/s su 900 chilometri nella tratta di lunga distanza tra Roma e Milano e di 550 Gigabit/s tra Roma e Firenze.

 

 

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