NUOVE RETI

A Prato il taglio del nastro dei test 5G

Non solo infrastruttura, ma servizi digitali da esportare: è l’obiettivo delle sperimentazioni sul nuovo standard, che in Italia riguarderanno anche L’Aquila, Matera, Milano e Bari. Alla presentazione il sottosegretario Giacomelli e i vertici di Open Fiber e Wind Tre

Pubblicato il 13 Ott 2017

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Inizia da Prato la presentazione dei progetti per la sperimentazione del 5G in Italia, sulle frequenze messe a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico. Lunedì 16 ottobre al museo del tessuto della cittadina toscana sarà presentato il progetto che riguarda Prato e L’Aquila. Ad aggiudicarsi il progetto in questo lotto è stato il consorzio formato da Open FIber e Wind Tre.

Nell’occasione saranno presentati anche i servizi che saranno sviluppati in 5G nella prima delle 5 città (Prato,L’Aquila, Matera, Milano e Bari) che, da quest’anno al 2020, sperimenteranno la tecnologia.

All’incontro parteciperanno tra gli altri, oltre al sindaco di Prato Matteo Biffoni, anche il presidente e l’Ad di Open Fiber, Franco Bassanini e Tommaso Pompei, e l’ad di Wind Tre Jeffrey Hedberg. Le conclusioni saranno a cura del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli.

L’Italia è all’avanguardia in Europa in tema di 5G, si legge in una nota del Mise, visto che la Commissione europea nel suo action plan ha invitato gli stati membri ad individuare entro il 2018 almeno una città dove sperimentare il 5G. Il governo italiano ha rilanciato con un bando pubblico in 5 città, dove sono state assegnati ai vincitori i diritti d’uso di 100 Mhz nella porzione di spettro 3.6-3.8 Ghz. L’obiettivo non è solo costruire l’infrastruttura, conclude la nota, ma anche sviluppare servizi digitali da esportare

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