IL CASO

Il 5G e le fake news sul Golden Power: nessuno stop a Fastweb-Zte

Come per tutte le commesse che coinvolgono attori extra-Ue, nell’ambito della notifica sull’acquisto di Cpe dal fornitore cinese è scattato il formale iter di verifica. Niente più che normale procedura

Pubblicato il 25 Mar 2021

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Nessuno stop del Governo all’acquisto – da parte di Fastweb – di Cpe 5G (Customer Premise Equipment) Askey e Zte. Contrariamente alle notizie diffuse da organi di stampa, l’operazione in questione non solo non ha fatto scattare alcun “allarme” in seno all’esecutivo né tanto meno in casa Copasir.

Come per tutte le operazioni che coinvolgono attori extra-Ue la notifica segue un iter ad hoc, ed è questo dunque il caso in questione. Fastweb ha notificato l’acquisto di Cpe Askey e Zte e la procedura prevede una verifica e successiva validazione con una tempistica e un iter procedurale previsti per le commesse con attori extra-Ue che fanno capo alle disposizioni previste dal Golden Powernon solo cinesi, dunque, ma di qualsiasi Paese fuori dai confini Ue.

La società guidata da Alberto Calcagno già in passato finì suo malgrado vittima delle fake news – in ottima compagnia con società quali Tim, Vodafone, WindTre, Linkem – quando la procedura di verifica scattò nell’ambito di un progetto portato avanti con la sudcoreana Samsung. Progetto che ottenne il via libera, smentendo i roboanti annunci di stop da parte del Governo. Anche in quel caso fu sbandierata la scure del Golden Power senza evidentemente conoscere gli ambiti di applicazione della misura e soprattutto gli iter procedurali e le retaive tempistiche.

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