IL CASO

Agcom, si rischiano tempi biblici per l’elezione del nuovo Commissario

A seguito della scomparsa di Mandelli la Camera dovrà eleggere il sostituto. Ma c’è la pausa natalizia e la partita del Quirinale rischia di prorogare a data da destinarsi la calendarizzazione della votazione. Con un vuoto di settimane

Pubblicato il 17 Dic 2021

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La Camera dei deputati è chiamata ad eleggere il nuovo Commissario Agcom a seguito della scomparsa, nei giorni scorsi, di Enrico Mandelli. Ma si rischia un’impasse di parecchie settimane. La pausa natalizia delle attività parlamentari è prossima e con lo scoccare del 2022 si apre la partita dell’elezione del Presidente della Repubblica che vedrà impegnato il Parlamento con il conseguente posticipo a data da destinarsi delle attività considerate non urgenti o prioritarie.

Il posto vacante nell’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni a guida Giacomo Lasorella rischia dunque di rimanere tale per settimane. Da aggiungere anche la questione “politica”: sull’elezione del commissario andrà trovata la quadra. Attualmente a presidiare la Commissione per le infrastrutture e le reti – quella che ha sul tavolo dossier fondamentali, a partire da quello della newco delle reti – resta Antonello Giacomelli. Laura Aria ed Elisa Giomi nella Commissione per i servizi e i prodotti.

Lo scorso luglio Agcom ha dato vita anche ad una unit interamente dedicata ai servizi digitali affidata a Benedetta Liberatore. Ed è stata anche deliberata la nuova articolazione delle direzioni e dei servizi con i relativi responsabili ufficialmente in carica dallo scorso primo ottobre: la Direzione Reti e servizi di comunicazione elettroniche ad Antonio Provenzano, la Direzione Servizi Media a Giorgio Greppi, la Direzione Servizi Postali ad Ivana Nasti, la Direzione Tutela dei Consumatori a Marco Delmastro e la Direzione Studi, ricerche e statistiche a Mario Staderini.

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