Agenda digitale, in Parlamento nasce l'”alleanza” degli innovatori

Via all’intergruppo parlamentare: aderiscono 23 esponenti di tutti gli schieramenti. Paolo Coppola (Pd): “Dal punto di vista operativo funzionerà come una vera e propria commissione”. Stefano Quintarelli (Sc): “Priorità a competenze digitali e scuola”

Pubblicato il 17 Mar 2014

Federica Meta

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Individuare le priorità digitali del paese e sostenere il lavoro dei parlamentari. È questo l’obiettivo dell’intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica. “Abbiamo sondato da disponibilità dei colleghi – spiega Stefano Quintarelli (Sc), uno degli animatori dell’iniziativa – L’intenzione è quella di contribuire a rimettere il digitale al centro delle decisioni parlamentari”. E per fare questo i componenti del gruppo si riuniranno almeno una volte al mese per individuare le priorità. “Il mese prossimo – annuncia Quintarelli – ci incontreremo per parlare di competenze digitali e, molto probabilmente, anche di scuola digitale”. In questo senso vale la pena ricordare che al gruppo ha aderto anche l’ex ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza.

Il gruppo sta esaminando anche la proposta di Paolo Coppola (Pd), tra fondatori del gruppo, insieme a Quintarelli Lorenza Bonaccorsi (Pd), Irene Tinagli (Scelta Civica), Paolo Coppola (Pd), Lucio Malan (FI) e Antonio Palmieri (FI), di far funzionare il gruppo come una commissione parlamentare vera e propria. “L’idea – spiega Coppola al Corriere delle Comunicazioni – è che vengano sottoposti all’attenzione del gruppo tutti i provvedimenti che riguardano il digitale di competenza della altre commissioni” Come? Tramite l’intervento nostri membri dislocate nelle singole commissioni. “I temi dell’Agenda sono sparsi in varie commissioni. Tanto per fare un esempio tutte le tematiche relative al Codice dell’amministrazione digitale fanno capo alla I commissione (Affari Costituzionali) mentre la banda larga alla IX (Trasporti e Tlc). Ecco chi parrecipa all’intergruppo potrà presidiare il lavoro delle commissioni per la parte realtova all’innovazione”, spiega Coppola. Il lavoro dei deputati e dei senatori sarà dunque propedeutico alla presentazione di proposte di legge ed emendamenti a sostegno delle politiche digitali.

L’intergruppo funzionerebbe dunque come quella commissione per l’Agenda digitale prevista nella proposta di regolamento avanzata dallo stesso Coppola.

“Stiamo elaborando una bozza di testo che potrebbe diventare un manifesto – annuncia Quintarelli – anche se in queste settimane il lavoro vero e proprio si concentrerà sulle modalità operative più che su quelle strettamente di obiettivo”.

La prima riunione del gruppo – lo scorso 14 marzo – è avvenuta dopo la pubblicazione dello studio condotto dal servizio studi del dipartimento dei Trasporti del Camera, secondo cui l’Agenda è in pauroso ritardo. Nell’ultimo anno, dei 55 adempimenti previsti, ne sono stati assolti appena 17 (meno di un terzo). Tra i 38 non emanati, il 55% aveva una scadenza i 45 e i 60, ampiamente disattesa.

A saltare subito all’occhio la mancanza di provvedimenti che regolano alcuni progetti chiave dall’Agenda digitale: dall’invio di certificati medici e delle ricette mediche in formato elettronico, ai pagamenti elettronici e alla semplificazione delle regole per la registrazione delle sim dei cellulari.

Le mancanze riguardano anche la trasparenza: non c’è nessun provvedimento relativo all’assenza di azioni ad hoc per lo sviluppo degli open data è stata emanata. Meglio sul versante anagrafe nazionale, uno dei pilastri del piano Caio dove sono stati emanati alcuni decreti necessari alla partenza.

Complessivamente il servizio studi rileva che “non si è mai fatto ricorso alla procedure di legge in base alle quali per l’adozione dei provvedimenti attuativi previsti” è possibile semplicemente “su proposta del Presidente del consiglio dei ministri anche senza il concerto coi ministri competenti”.

Ecco la lista dei 23 parlamentari che hanno aderito al gruppo.

Sergio Boccadutri (Sel)

Stefano Quintarelli (Scelta Civica)

Daniel Alfreider (Gruppo Misto)

Vincenza Bruno Bossio (Pd)

Maria Chiara Gadda (Pd)

Pietro Liuzzi (FI)

Angelo Rughetti (Pd)

Pia Elda Locatelli (Pd)

Rosamaria Digiorgi (Pd)

Giancarlo Galan (FI)

Pier Paolo Vargiu (Scelta Civica)

Irene Tinagli (Scelta Civica)

Giampaolo Galli (Pd)

Giovanni Piccoli (FI)

Maria Chiara Carrozza (Pd)

Antonio Palmieri (FI)

Lorenza Bonaccorsi (PD)

Paolo Coppola (PD)

Lucio Malan (FI)

Deborah Bergamini (FI)

Alberto Airola (M5S)

Vito Crimi (M5S)

Stefano Lucidi (M5S)

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