LA VERTENZA

Alcatel-Lucent, sciopero Fiom: “Intervenga Renzi”

Roberta Turi, segretario nazionale dei metalmeccanici Cgil: “Licenziamenti inaccettabili. Altro che rilancio e investimenti, in Italia l’azienda fa solo tagli al personale”

Pubblicato il 18 Feb 2015

Antonello Salerno

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“Ieri pomeriggio, durante l’incontro al ministero dello Sviluppo economico nel quale si doveva fare il punto della situazione sul piano di ristrutturazione globale, lo Shift plan, che in Italia è stato realizzato per il 90% trovando soluzioni non traumatiche per circa 690 lavoratrici e lavoratori, la Alcatel-Lucent ha dichiarato che intende procedere al licenziamento di 43 lavoratori per i quali non si prevede alcune possibilità di ricollocazione interna. L’azienda ha quindi preannunciato che aprirà una procedura di licenziamento collettivo entro questa settimana”.

Lo afferma in una nota Roberta Turi, segretario nazionale della Fiom Cgil.

“La Fiom considera inaccettabile l’atteggiamento della Alcatel-Lucent che – prosegue Turi – nonostante l’invito delle organizzazioni sindacali e del Mise a non procedere con i licenziamenti, anche a fronte di tutti gli sforzi fatti collettivamente per evitare soluzioni di questo tipo, decide oggi di licenziare”.

“È stato proclamato immediatamente un primo pacchetto di quattro ore di sciopero e nei prossimi giorni verranno individuate altre iniziative di mobilitazione – conclude – La Fiom ritiene che su questa vertenza debba intervenire direttamente anche il presidente del Consiglio che, solo un paio di mesi fa, aveva reso omaggio alla Alcatel-Lucent visitando la multinazionale nel nuovo stabilimento all’Energy Park di Vimercate, dove si era parlato di rilancio dell’azienda e di nuovi investimenti. In Italia Alcatel-Lucent continua invece solo a fare tagli e a ridurre il personale”.

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