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Apple-Comcast, accordo in vista sullo streaming

Obiettivo un nuovo servizio di Tv che rivitalizzi i contenuti della Mela e garantisca un’alta qualità agli abbonati Comcast. Un altro colpo alla net neutrality?

Pubblicato il 24 Mar 2014

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Apple sta negoziando con il leader delle reti via cavo Comcast: in vista un nuovo servizio di streaming, che userebbe i decoder di Apple per arrivare sulla cable tv e così superare i colli di bottiglia su Internet che spesso impattano sulla qualità di questi servizi e avere a disposizione una corsia preferenziale. La notizia viene dal Wall Street Journal secondo cui le trattative sono agli stadi iniziali, ma un eventuale accordo rappresenterebbe una partnership senza precedenti tra un colosso dei sistemi di telecomunicazione e un protagonista dell’hi-tech. E già si levano voci preoccupate sul mantenimento della net neutrality negli Usa.

Il progetto di Apple, che da tempo sta studiando rivoluzioni nel campo del piccolo schermo senza finora aver tenuto fede alle aspettative, è quello di permettere agli utenti di accedere a video, programmi live e on-demand dal “cloud”. Le sue set-top-box prenderebbero il posto di tradizionali decoder televisivi. Uno degli ostacoli principali a un’intesa appare il controllo dei consumatori, dei loro dati e dei loro pagamenti che Apple vorrebbe: la Mela vorrebbe che l’accesso avvenisse attraverso suoi servizi, con una percentuale delle entrate da abbonamenti. L’azienda deve inoltre assicurarsi diritti tv per i programmi.

La nuova svolta arriva dopo il bilancio non eccezionale sui download musicali che risultano in calo per l’iTunes Music Store di Apple sul mercato americano. Anche su questo fronte la casa della Mela corre ai ripari sondando la possibilità di lanciare un servizio in streaming rivale di Spotify e Beats Music, secondo le indiscrezioni del sito Billboard, che cita tre fonti vicine alle trattative che Apple avrebbe intavolato con executive delle case discografiche. Sempre nell’ottica di rilanciare i suoi servizi musicali, l’azienda di Cupertino sarebbe anche intenzionata a creare una iTunes App per cellulari Android.

Apple sta studiando da tempo una strategia per rilanciare il suo iTunes Store. Le trattative sull’eventuale servizio in abbonamento on-demand e la iTunes App per Android suscitano scalpore nel mercato perché il fondatore di Apple Steve Jobs aveva sempre sostenuto che i fans non avrebbero mai accettato di pagare un abbonamento per avere la musica e, in più, iTunes è sempre rimasto un ecosistema chiuso.

Apple deve però aprirsi al cambiamento oggi perché le vendite di album digitali negli Usa sono in calo del 13% e quelle dei singoli dell’11% rispetto all’anno scorso, secondo le rilevazioni di Nielsen SoundScan.

Al contrario i guadagni dei servizi in streaming stanno crescendo, come rivelano due studi separati rilasciati pochi giorni fa, quello della Recording Industry Association of America (Riaa) e quello della International Federation of the Phonographic Industry (Ifpi). La prima mostra che i servizi in streaming come Spotify, Pandora e YouTube hanno generato 1,4 miliardi di dollari in abbonamenti, pubblicità e entrate dalle licenze negli Usa lo scorso anno, con una crescita del 39% rispetto al 2012, mentre le entrate dei download sono scese del 3,2%; la seconda ha tracciato un quadro simile, su scala globale anziché solo americana, con entrate dallo streaming in aumento del 51% e download in calo del 2,1%.

Apple non ha confermato le speculazioni sull’eventuale servizio in streaming o sulla iTunes App per Android, ma ha già avviato una serie di iniziative per rendere iTunes più facilmente navigabile e per promuovere meglio i titoli in catalogo, allo scopo di stimolare le vendite dei download.

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