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Assocontact, cambio ai vertici: Roberto Boggio è presidente

Il general manager del gruppo Transcom guiderà l’associazione dei contact center in outsourcing. Vicepresidenti Umberto Costamagna, Paolo Sarzana, Michele Scandroglio e Luca Scarabosio

Pubblicato il 23 Set 2015

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Assocontact rinnova i vertici societari. Alla guida dell’associazione, che aderisce a Confindustria digitale e riunisce i contact center i outsourcing, sarà Roberto Boggio (nella foto), general manager del gruppo Transcom. Ad affiancarlo con la carica di vicepresidenti l’assemblea ha nominato Umberto Costamagna, con la delega ai rapporti con i sindacati, Paolo Sarzana, con delega ai rapporti con Governo, parlamento e authority, Michele Scandroglio, con delega allo sviluppo associativo e portavoce della presidenza e Luca Scarabosio, con delega ai rapporti con le associazioni dei consumatori. A completare la squadra nove consiglieri delegati allo sviluppo delle relazioni con i principali settori delle aziende committenti: assicurazioni, banche, e-commerce, internet, media, pubblica amministrazione, telecomunicazioni, viaggi e altri mercati.

Cinque le parole chiave che Broggio ha proposto come linee guida del suo mandato: sviluppo, occupazione, competitività, innovazione, qualità. Quanto ai rapporti con il Governo, il neo presidente ha sottolineato: “Apprezziamo i risultati e gli sforzi fatti fin qui dall’Esecutivo, ma sul tema principale, quello della competitività, abbiamo ancora un pezzo di strada da fare per allinearci alla nazione leader europea, la Germania, dove il costo orario del lavoro è 12/13 euro contro i nostri 16/17. Sono certo che troveremo nel Governo l’ascolto necessario per un settore che occupa 80.000 addetti e rappresenta una componente non indifferente del Pil”.

“Va ripensato l’attuale sistema di incentivi e decontribuzioni che crea un sistema concorrenziale incerto in cui si genera uno spostamento di occupazione tra imprese, ma difficilmente incrementi occupazionali netti. Il nostro obiettivo è quello di collaborare con le Istituzioni, per fornire supporto tecnico e informativo affinché le decisioni siano compatibili con i contorni imprenditoriali del nostro settore, che soffre di una crisi importante”. Tra le prime iniziative nell’agenda del neo presidente c’è la richiesta di un incontro al Governo, “affinché – spiega – all’interno dell’ottica di spending review che giustamente palazzo Chigi sta portando avanti, si possa fare in modo che gli incentivi siano mirati ad un vero rilancio del comparto”.

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