IL PIANO

Banda ultralarga per l’America rurale: la Fcc mette sul piatto 16 miliardi di dollari

Parte la fase uno del “Rural digital opportunity fund”: definite le regole della gara che si terrà a ottobre. Priorità agli operatori con progetti per reti fisse a bassa latenza e capaci di raggiungere il mercato di massa. Ma i requisiti richiesti potrebbero tenere fuori gli operatori satellitari come SpaceX

Pubblicato il 10 Giu 2020

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La Federal communications commission degli Stati Uniti (Fcc) ha approvato le regole per erogare i nuovi sussidi per la banda larga nelle zone rurali. I sussidi fanno parte del “Rural digital opportunity fund” la cui fase uno assegnerà fino a 16 miliardi di dollari nell’arco di dieci anni per lo sviluppo di reti di banda larga fissa che serviranno milioni di famiglie e aziende nelle campagne americane ancora non raggiunte dalla connettività di nuova generazione.

I fondi verranno distribuiti tramite un’asta dando priorità agli operatori che presenteranno progetti per reti ultra-veloci (fino a 1 Gbps) e a bassissima latenza. La gara dovrebbe aprirsi il 29 ottobre e le aziende che intendono partecipare possono candidarsi a partire dal 1 luglio.

Paletti a SpaceX, spazio all’Fwa

La Fcc  ha stabilito nelle regole per il “Rural digital opportunity fund” che le aziende che si candidano devono avere un minimo di esperienza di business e di mezzi finanziari per realizzare le reti broadband; solo così potranno ottenere i sussidi federali.  Inoltre i candidati dovranno proporre l’uso di tecnologie “di provato successo nel fornire banda larga retail ai consumatori sul mercato di massa”.

Queste indicazioni cercano di tenere conto dei nuovi player che stanno entrando sul mercato con nuove tecnologie, come Starlink di SpaceX, che sta sviluppando una flotta di satelliti a bassa orbita per fornire il servizio di banda larga. Il dubbio del regolatore è che questo sistema non possa assicurare la bassa latenza che è tra i requisiti per partecipare alla gara e che SpaceX non abbia esperienza sufficiente a erogare un servizio sul mercato di massa.

Il presidente della Fcc, Ajit Pai, ha sottolineato che le regole del fondo per la banda larga  rurale intendono assicurare la neutralità tecnologica e stimolare al massimo la concorrenza di mercato. Alla gara possono candidarsi i nuovi tipi di tecnologie in alcune delle fasce previste; per esempio il fixed wireless access (Fwa) e il Dsl potranno presentarsi per la prima volta nella fascia “gigabit”.

Ci sono spazi anche per i fornitori di broadband via satellite nella fascia low-latency, ha detto Pai, ma il presidente della  Fcc ha ribadito che le aziende di questo settore devono dimostrare di essere in grado di offrire un servizio per il mercato di massa. E dato che le candidature si aprono a luglio “considero questo ostacolo insormontabile. Per un buon motivo: lo scopo del  Rural Digital Opportunity Fund è assicurare che gli americani abbiano accesso alla banda larga ovunque risiedano. Questo non è un incubatore tecnologico per finanziare tecnologie non testate”.

In stand-by il ban contro Huawei sulle reti 5G

La Fcc ha votato all’unanimità lo scorso marzo per escludere le tecnologie di Huawei, Zte e di tutti i fornitori “sospetti” dai benefici dello Us Universal service fund. Questo fondo pubblico finanzia i progetti per portare la connettività ultra-veloce nelle aree meno servite degli Stati Uniti – tipicamente le regioni rurali e meno popolose o i quartieri periferici delle città dove abitano famiglie a basso reddito.

Il “ban” deciso per motivi di sicurezza nazionale si traduce nell’esclusione dei carrier americani che usano tecnologie cinesi dall’accesso ai fondi federali per costruire le nuove reti 5G; anzi le telco che già hanno in uso attrezzature di Huawei e Zte dovranno sostituirle con quelle di fornitori diversi. Huawei ha fatto causa contro la proposta della Fcc e non c’è ancora una decisione definitiva.

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