I dati parlano chiaro: in Italia gli accessi a banda ultralarga stanno crescendo a grande velocità, ma le imprese sono ancora al palo. E non è un buon segno. Secondo i dati appena diffusi da Agcom gli accessi ultrabroadband su rete fissa sono composti per l’82% della clientela residenziale e solo per il 17,8% da quella affari, segmento che include sia le imprese sia la pubblica amministrazione. E in questo risicato 17,8% le connessioni oltre i 30 Mb/s sono l’80% ma si precipita al 16,2% se si considerano quelle a 100 Mb/s.
Urge dunque un decisivo colpo di reni. Lo ha capito il Governo che si prepara a dare il via alla “fase 2” del Piano Banda Ultralarga, ossia a stanziare fondi pubblici anche nelle cosiddette aree grigie, quelle che fanno il paio con il tessuto imprenditoriale e industriale del Paese. Aree semi-periferiche ma a ridosso dei centri urbani in cui la fibra non arriva. Dopo l’assegnazione delle gare a Open Fiber per la realizzazione delle reti a banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato (aree bianche) si apre dunque ora un capitolo fondamentale. Ed è per questa ragione che CorCom-Digital360 ha deciso di accendere i riflettori sul tema della banda ultralarga per il business.
L’appuntamento è il 10 dicembre a Roma: rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni rappresentative dell’Ict, delle aziende del comparto e anche dei fruitori dell’ultrabroadband – le “fabbriche” 4.0 – si riuniscono a dibattito per fare il punto della situazione e capire come meglio gestire e portare avanti la sfida prossima ventura.
Molti i temi in agenda: dagli investimenti agli incentivi, passando per la regolazione e la questione dei permessi e delle autorizzazioni, nota dolente per l’avanzamento dei cantieri. Determinante il ruolo del 5G: il mix con la fibra indispensabile per portare avanti la roadmap.
Qui il programma, stay tuned!